Un “tavolo permanente” per favorire una “presa di coscienza” sui testi delle canzoni trap che “inneggiano alla violenza“. Ecco la nuova uscita del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, già sulla cresta dell’onda per le sue numerose gaffe (l’ultima è l’affermazione secondo cui “Colombo voleva circumnavigare la Terra sulla base delle teorie di Galileo“, che nacque settant’anni dopo). “Negli ultimi anni, nelle periferie, si è assistito a questo nuovo fenomeno della musica rap e trap”, ha spiegato, con il tono di chi la sa lunga, in audizione davanti alla Commissione per l’Infanzia e l’adolescenza della Camera. “Uno studio”, ha poi aggiunto, senza ulteriori specificazioni, “ha rivelato che metà delle canzoni contiene espressioni violente“. Per questo, anche se “non vogliamo assolutamente ingerire, vogliamo che ci sia una presa di coscienza di alcuni testi”, ha aggiunto.
Ed ecco la soluzione, ideata – precisa Sangiuliano – dal sottosegretario Gianmarco Mazzi di Fratelli d’Italia: “Istituire un tavolo permanente della musica sul tema delle canzoni che inneggiano alla violenza. Si tratta di un organo non governativo, composto dalle più importanti organizzazioni del settore che ha deciso di dare inizio a un confronto sul tema e che aiuterà a capire quale sia il confine sottile tra l’espressione di malessere della società e le incitazioni alla violenza“. Trapper di tutto il Paese, tremate: arriva il tavolo.