Ancora polemiche. Ancora calciomercato. Ancora Lazio. Questa volta l’oggetto è Immobile, ma che da mesi la situazione in casa biancoceleste non sia delle più rosee è abbastanza evidente. Prima il caso Luis Alberto, poi quello di Tudor. Ora tocca all’attaccante, che andrà al Besiktas ma che Lotito ha faticato a lasciar partire, perché non vedeva un’offerta congrua. Che per un giocatore di 34 anni, con soli 7 gol nell’ultima stagione e qualche problema fisico alle spalle, non poteva essere di 10 milioni di euro. Almeno per il club turco.
Ma cosa è successo? Qualche giorno fa, l’agente di Immobile ha ricevuto un’offerta importante: un ricco biennale che, di fatto, l’attaccante ha accettato nel giro di 24 ore. Contratti già pervenuti, ma ovviamente non firmati, perché a dare il via libera deve essere la società. Il tutto è capitato nel giorno della presentazione di Baroni come nuovo allenatore: in conferenza stampa Lotito ancora non sapeva nulla. Dopo sì, ed è stato chiaro: “Non so nulla di nulla, ma va via solo se lo dico io. Come per gli altri casi”. Un nuovo braccio di ferro che arriva a distanza di pochi mesi da quello per Luis Alberto passato poi all’Al-Duhail per circa 10 milioni di euro. E anche questa volta, a spuntarla è stato il giocatore. Con il Besiktas che pagherà circa 3 milioni di euro per indennizzo, solo per poter avere il prima possibile la firma attesa da giorni. La trattativa si è conclusa da poco, nonostante alla presentazione di Noslin nella giornata di mercoledì 10 luglio anche il ds Fabiani abbia provato a mascherare il tutto: “Se dovesse arrivare un’offerta, se ne parlerà. Sto leggendo tutto dai giornali: se Ciro volesse andare via, ne prenderemo atto. Anche perché lo aspettiamo ad Auronzo di Cadore per il ritiro: è regolarmente convocato”.
Ma di partire con la squadra Immobile non era intenzionato. La cosa singolare è che Lotito raramente sia stato messo all’angolo dai giocatori o dagli allenatori. In questi ultimi mesi, invece sì. Ed è anche per questo che, probabilmente, lo si è visto piuttosto nervoso proprio durante la conferenza stampa di Baroni, in cui ha attaccato i giornalisti di “non conoscere niente” ma soprattutto ha riabilitato solo Felipe Anderson che “ha scelto di tornare in Brasile perché voleva riavvicinarsi a casa. Con grande correttezza”. A proposito, proprio in conferenza stampa Lotito sembrava allontanare Greenwood: “Eravamo vicini l’anno scorso, ora abbiamo una serie di giocatori in lista che valgono molto di più”. Parole non dolcissime per quello che invece dovrebbe essere davvero un nuovo acquisto: il Marsiglia si è chiamato indietro dopo le parole del sindaco (“Indegno pensare possa arrivare” con riferimento al precedente di violenza che lo ha riguardato) e i biancocelesti ora provano ad accelerare. Con buona di chi “era meglio su quella fascia”. E di Lotito, che deve uscire da un tunnel cominciato mesi fa. Non ancora finito.
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Ciro Immobile, l’addio più doloroso: il calciomercato della Lazio e i tormenti di Lotito (e dei tifosi)
Ancora polemiche. Ancora calciomercato. Ancora Lazio. Questa volta l’oggetto è Immobile, ma che da mesi la situazione in casa biancoceleste non sia delle più rosee è abbastanza evidente. Prima il caso Luis Alberto, poi quello di Tudor. Ora tocca all’attaccante, che andrà al Besiktas ma che Lotito ha faticato a lasciar partire, perché non vedeva un’offerta congrua. Che per un giocatore di 34 anni, con soli 7 gol nell’ultima stagione e qualche problema fisico alle spalle, non poteva essere di 10 milioni di euro. Almeno per il club turco.
Ma cosa è successo? Qualche giorno fa, l’agente di Immobile ha ricevuto un’offerta importante: un ricco biennale che, di fatto, l’attaccante ha accettato nel giro di 24 ore. Contratti già pervenuti, ma ovviamente non firmati, perché a dare il via libera deve essere la società. Il tutto è capitato nel giorno della presentazione di Baroni come nuovo allenatore: in conferenza stampa Lotito ancora non sapeva nulla. Dopo sì, ed è stato chiaro: “Non so nulla di nulla, ma va via solo se lo dico io. Come per gli altri casi”. Un nuovo braccio di ferro che arriva a distanza di pochi mesi da quello per Luis Alberto passato poi all’Al-Duhail per circa 10 milioni di euro. E anche questa volta, a spuntarla è stato il giocatore. Con il Besiktas che pagherà circa 3 milioni di euro per indennizzo, solo per poter avere il prima possibile la firma attesa da giorni. La trattativa si è conclusa da poco, nonostante alla presentazione di Noslin nella giornata di mercoledì 10 luglio anche il ds Fabiani abbia provato a mascherare il tutto: “Se dovesse arrivare un’offerta, se ne parlerà. Sto leggendo tutto dai giornali: se Ciro volesse andare via, ne prenderemo atto. Anche perché lo aspettiamo ad Auronzo di Cadore per il ritiro: è regolarmente convocato”.
Ma di partire con la squadra Immobile non era intenzionato. La cosa singolare è che Lotito raramente sia stato messo all’angolo dai giocatori o dagli allenatori. In questi ultimi mesi, invece sì. Ed è anche per questo che, probabilmente, lo si è visto piuttosto nervoso proprio durante la conferenza stampa di Baroni, in cui ha attaccato i giornalisti di “non conoscere niente” ma soprattutto ha riabilitato solo Felipe Anderson che “ha scelto di tornare in Brasile perché voleva riavvicinarsi a casa. Con grande correttezza”. A proposito, proprio in conferenza stampa Lotito sembrava allontanare Greenwood: “Eravamo vicini l’anno scorso, ora abbiamo una serie di giocatori in lista che valgono molto di più”. Parole non dolcissime per quello che invece dovrebbe essere davvero un nuovo acquisto: il Marsiglia si è chiamato indietro dopo le parole del sindaco (“Indegno pensare possa arrivare” con riferimento al precedente di violenza che lo ha riguardato) e i biancocelesti ora provano ad accelerare. Con buona di chi “era meglio su quella fascia”. E di Lotito, che deve uscire da un tunnel cominciato mesi fa. Non ancora finito.
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Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.