In un mondo in cui chiunque dice tutto e il contrario di tutto, Giorgio Armani festeggia 90 anni di coerenza. Di pensiero, che si è fatto stile, in un’unità di intenti che il mondo intero riconosce in una vita, iniziata l’11 luglio 1934 a Piacenza, e in una carriera, cominciata nel 1975, che ha portato Armani a essere a capo di un gruppo, fieramente indipendente, simbolo del Made in Italy nel mondo. Novant’anni di vita, cinquanta di carriera, vissuti sempre senza soluzione di continuità: “Questo lavoro, che per me è la vita, è un atto continuo di amore”, ama ripetere “Re Giorgio”.
E infatti anche questa giornata speciale la trascorrerà così, nel suo studio, al lavoro sulla collezione donna che presenterà il prossimo 17 ottobre con un mega evento a New York. Perché il suo sguardo limpido e penetrante è sempre proiettato al futuro, sempre oltre. Solo un paio di settimane fa ha inaugurato a Parigi il suo nuovo quartier generale nella capitale francese, in un sontuoso palazzo ottocentesco ancora tutto da allestire: il suo è un lavorare per essere, non l’essere per lavorare. Il lavoro gli ha dato tutto, ma gli ha anche tolto tanto, in primis il tempo da dedicare agli affetti più cari. Perfezionista instancabile, cura ogni dettaglio delle sue creazioni con un amore viscerale: “Sono pragmatico e razionale, ma le mie azioni vengono tutte dal cuore,” ha confessato, rivelando come la passione sia il motore della sua creatività.
L’infanzia segnata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ha forgiato il suo carattere e la sua resilienza, donandogli la caparbietà di affrontare ogni ostacolo e di andare avanti per la sua strada, sempre, nonostante le critiche e i detrattori. Questa forza interiore lo ha portato rimboccarsi le maniche e prendere in mano le redini della sua vita e della sua azienda dopo la morte del suo braccio destro Sergio Galeotti, nel 1985. Ma anche a essere sempre un pioniere, com quando è stato il primo a sfilare a porte chiuse durante la pandemia o a dedicare una sfilata silenziosa alla tragedia della guerra in Ucraina.
La sua influenza, d’altra parte, va ben oltre l’abbigliamento. Armani è arte, gusto, cibo, ovviamente moda, architettura, sport, accoglienza, design e italianità. La sua azione si è espansa oltre i confini delle culture visive, abbracciando i piaceri della vita più desiderati dagli esseri umani. Ha generato un’idea e l’armonia necessaria per trasmetterla: chiunque al suo nome associa un’immagine, un ricordo. Un’uniforme a bordo di un aereo, indosso alle forze dell’ordine, una divisa degli atleti azzurri di Olimpiadi e Mondiali, un profumo, un film, un costume, un abito da sera, un hotel, un ristorante, una felpa, un paio di mutande, una festa o una pista da sci: una porzione del suo modo di essere è stata presente, senza animosità e invasioni, nella nostra vita. “La mia moda è pensata per persone reali”, ama ripetere a margine delle sue sfilate in cui è solito presentare capi che uniscono comfort e stile, eleganza e praticità.
Per questo, Giorgio Armani è ben più di uno stilista. È un creatore che ha plasmato la cultura e l’identità del nostro Paese, un uomo che ha reso l’eleganza una questione di sostanza, prima ancora che di apparenza. E mentre tutto il mondo della moda celebra i suoi 90 anni, noi non possiamo che unirci al coro di auguri, ringraziandolo per averci regalato la sua preziosa eleganza senza tempo.
Ecco alcune delle sue frasi più celebri che riflettono la sua filosofia e la sua visione della moda:
“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.”
“La moda passa, lo stile resta.”
“Il lusso deve essere comodo, altrimenti non è lusso.”
“La bellezza comincia nel momento in cui decidi di essere te stesso.”
“Non seguo le tendenze, le creo.”
“L’eleganza è saper camminare tra la folla senza farsi notare.”
“Vestiti in modo che, quando vedi una tua foto, non sia in grado di attribuirle una data”
“Il vestito deve seguire il corpo di una donna, non il suo corpo seguire la forma del vestito.”
“Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura.”
“Sono pragmatico e razionale, ma le mie azioni vengono tutte dal cuore.”
“La volgarità è la malattia della finta modernità”
“Il creativo sicuro è un cretino”
“Il successo è riuscire a trascorrere la propria vita alla propria maniera.”
“Non seguire le tendenze. Non lasciare che la moda ti possieda, ma decidi tu chi sei, cosa vuoi esprimere e come vuoi vivere.”
“Ogni idea, in fondo, è frutto di un innamoramento”.
Buon compleanno Re Giorgio!