“Erti dice che ha studiato, nella sua testa, la struttura di Berlusconi e che per farlo non ha dormito per due notti, perciò sa cosa fare”. Dicevano di ispirarsi a Silvio Berlusconi – deceduto un anno fa e condannato nel 2013 in via definitiva per frode fiscale – Eluert Kamami e Alessandro Bigi, i due ristoratori fiorentini che avevano costruito un impero in città, secondo la dda della Procura di Firenze, anche grazie a un sistema di autoriciclaggio e di trasferimento di contanti all’estero.

Ieri, su ordine dei pm Luca Tescaroli e Christine Von Borries, la Guardia di Finanza ha sequestrato ai due imprenditori beni per 2 milioni di euro tra cui due Ferrari. In totale, tra il 2022 e il 2023 avevano aperto e ceduto a prestanome la bellezza di 34 tra bar e ristoranti nel centro storico fiorentino, più un birrificio, una birreria, un b&b e, grazie all’ex calciatore sodale (anche lui indagato) Pino Taglialatela, pure il 50% dell’Ischia Calcio.

Gli indagati, per la procura, avevano creato “un effetto distorsivo della realtà economico-patrimoniale e fiscale delle varie società, ma allo stesso tempo un abbattimento della concorrenza nel mercato della ristorazione che spiega la repentina ascesa imprenditoriale dei soggetti interessati e di come questi siano stati in grado di perpetrare, senza battuta d’arresto, un’espansione economica senza precedenti nel tessuto della ristorazione fiorentina“.

Il tutto, sottolineano gli investigatori, grazie a una “inesauribile disponibilità” di denaro contante che, sempre per i pm, non arrivava dal traffico di sostanze stupefacenti (come inizialmente ipotizzato) ma da una massiccia evasione sugli incassi e dal pagamento dei salari in nero. Non a caso Kamami, il 1° agosto 2023, confida a Bigi di avere “700 mila euro a casa nei muri”. “Eh no… ti arrestano (…) tu fai la fine ti ricordi di Corona”, riferito a Fabrizio Corona, il fotografo dei vip cui nel 2016 furono trovati 2,6 milioni di euro in contanti nel controsoffitto di casa (in realtà poi Corona in quel processo fu assolto).

Di qui il progetto di Kamami di portare quei contanti in Albania. “Dice di aver trasferito in Albania, e di averlo occultato sotterrandolo nel giardino di un’abitazione”, scrivono gli inquirenti, secondo cui “emerge chiaramente come i due ristoratori fiorentini si siano adoperati per trasferire il denaro illecitamente detenuto in un luogo più sicuro, avendo timore che le forze dell’ordine possano recuperarlo nel corso di una eventuale attività di perquisizione“.

Il sistema, come detto, era chiaro: non registrare le entrate e pagare gli stipendi in nero. Il 16 gennaio 2024 Bigi, intercettato, parla con Amin, un suo dipendente, impartendogli – scrivono gli investigatori – “specifiche direttive in ordine alla necessità o meno di battere scontrini fiscali a seconda degli incassi effettuati e della quantità di denaro contante fin o a quel momento generato ‘a nero’: “Amin batti tutto scontrino eh… solo… quanto… quanto abbiamo fatto?… tremila due… no, basta… Brum Brum trecento basta… tutto fiscale… scontrino… perché non c’è incasso”. Dove Bigi “adopera l’espressione ‘Brum Brum’ per indicare il denaro contante incassato ‘a nero’“. “Il mio capo ricicla i soldi”, diceva invece un ex dipendente del birrificio Kaizem l’11 febbraio 2023 a un ex collega: “Ma me lo ha detto il mio capo così… non è che l’ho detto io… capito? Io faccio la voce del mio capo… il mio capo dice oh io non sono quello che ricicla soldi?”.

Grazie al gancio di Taglialatela, i due avevano progettato anche di pubblicizzare i loro ristoranti sulla Bobo Tv, il canale Twitch fino allo scorso anno guidato dagli ex calciatori Christian Vieri, Daniele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano (estranei all’inchiesta). “Portiamo Belen che prende 25mila euro per fare l’ospitata”, diceva uno dei loro sodali, intercettato, a febbraio 2023. Legami di cui l’ex portiere di Napoli e Fiorentina si vantava. “In auto – si legge nel riassunto delle intercettazioni operate dalla Finanza – Taglialatela dice che in un mese lui è capace di portare il mondo altro che Pr… e Fiorello ti porto il mondo, Adani lo sa come faccio io, io li vado a prendere tutti quanti, acchiappo tutti quanti; una volta che ho la forza economica ti fai vedere con Ferrari ed orologio è tutto un apparire e allora dicono andiamo al locale di ‘Pino”.

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