Scuola

Pamela ce l’ha fatta: ha preso la maturità e affrontato il dolore con coraggio

La maturità è “un arduo cimento”. Forse lo è più che nel passato. Quell’esame cambia la vita. E nel bene e nel male quell’esperienza, é per sempre. Per Pamela Cocco, diciottenne di Chieti, frequentante il Liceo Classico G.B. Vico, la maturità, non sarà stata solo un esame. Una verifica delle sue competenze trasversali. Delle sue abilità argomentative. Ma di molto altro. Quel che poi fa la differenza. Le motivazioni personali. La capacità di far ricorso a risorse insperate, in momenti di difficoltà. Motivazioni e risorse alle quali deve aver fatto ricorso Pamela per affrontare il tema e la versione di greco e poi l’orale. Prima, la preparazione. Dal momento che Pamela il 9 giugno ha perso il padre, affetto da Sla dal 2021. Un crescendo di sofferenza. Nel quale la tristezza soffoca ogni sorriso. E il regalo di stare ancora insieme, viene pagato a caro prezzo. Una storia raccontata da Chietitoday.it, che suggerisce qualche riflessione, oltre alla naturale vicinanza.

Esercitarsi a tradurre e leggere per il tema non deve essere semplice, sapendo che tuo padre è lì. Ma non ancora per molto. E’ quasi violento tradurre e leggere quando tuo padre non c’è più. E ogni cosa corre il rischio di sembrare trascurabile. Senza senso. Lo studio vuole serenità. Diciotto anni chiedono la felicità di un abbraccio, prima dell’esame per rincuorare. Dopo, per festeggiare. Eppure Pamela ce l’ha fatta. Seppur, privata della serenità e dell’abbraccio. Ha acquisito la maturità. Soprattutto quella necessaria per sopravvivere ai dolori e alle delusioni che la vita assegna.

Pamela Cocco il suo esame se lo è costruito con fatica, meritandosi il 93 finale. Al quale sì è aggiunta la borsa di studio di 585 euro che Radio ISAV offre ai figli di malati di Sla abruzzesi. Una cifra che aiuterà Pamela nel proseguo degli studi. Già, perché il prossimo anno frequenterà la Facoltà di Scienze politiche e relazioni internazionali, all’università La Sapienza, a Roma. Radio Isav “continuerà a sostenere la ragazza fino alla fine del suo percorso di studi”. Una certezza, almeno. Il dolore, insomma, non le ha fatto perdere di vista i suoi obiettivi. Finora ha dimostrato di essere matura, al di là dello studio. Affrontando le difficoltà con coraggio. E’ stata davvero brava!