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“Sono transgender e bisessuale. Su di me l’ondata di odio dalla Sinistra e dalla comunità LGBTQIA+, mi criticano per la barba”: lo sfogo di Josh Seiter

Il suo percorso non è stato semplice. Seiter ha lottato con la sua salute mentale: paralizzata dalla depressione e dall'ansia, ha persino tentato il suicidio

Dichiarare di essere transgender e bisessuale e ritrovarsi addosso una tempesta di odio inaudita. È la storia dell’ex star del reality della ABC “The Bachelorette”, la 37enne Josh Seiter. In una intervista al Daily Mail ha rivelato che le critiche sono arrivate, a sorpresa, dall’estrema Sinistra e dalla comunità LGBTQIA+. “È una questione molto difficile per me perché non ho incontrato nel mio percorso di vita l’accettazione, la tolleranza e le braccia aperte come la Sinistra ama predicare. Ho ricevuto minacce di morte, persone che mi dicevano che mi avrebbero impiccato, non vedevano l’ora di vedermi per potermi uccidere“, ha detto Josh. Le critiche hanno a che fare con il fatto che ha mantenuto la barba, mette il rossetto ed esce in abiti femminili. Tra i commenti c’è chi avanza il dubbio sulla sincerità e veridicità sulla sua transizione. Altre critiche sono derivate dal suo desiderio di utilizzare i bagni delle donne e di essere invitata a cena al primo appuntamento.

Tutti hanno sempre un’opinione che di solito è orribile. – ha detto Josh – E quindi, non accetto consigli di vita da persone che mi urlano contro sui social media. Non è così che ho vissuto la mia vita. Quando ero uno spogliarellista, la gente diceva cose brutte su di me. Quando ho aperto OnlyFans, la gente diceva cose brutte su di me. Quando è stata pubblicata la bufala della mia morte, la gente diceva cose brutte su di me. Continuerò semplicemente a vivere la mia vita, sapendo che ci saranno sempre i detrattori, gli haters, ma questo è un problema loro e non un problema mio”.

Nato nel 1987 e cresciuto nella piccola città di Urbana, Illinois, Seiter è il più giovane di tre fratelli cresciuti in una famiglia ultra cattolica e praticante. Nonostante il conservatorismo religioso della sua famiglia, Seiter afferma di essersi “sempre sentita diversa, ma che il concetto di disforia di genere non era qualcosa di cui ero consapevole. Negli anni Novanta un linguaggio del genere non esisteva nemmeno perché un bambino come me potesse articolarlo. Ma indossavo i vestiti di mia madre quando avevo cinque o sei anni. Ho indossato i suoi orecchini e ho capito che avrei lottato con molte cose: dovevo lavorare. Dovevo soddisfare le aspettative della famiglia, degli amici, della società e tutto il resto”.

Dopo la laurea nel 2013, Seiter ha lavorato come escort prima di fare la sua prima apparizione in un reality con il suo nome d’arte Andrew Dean nel 2014. Nel 2015 è stata scelta per apparire come concorrente nell’undicesima serie di “The Bachelorette”. Da qui la notorietà per poi tornare a lavorare come spogliarellista per i Dreamboys, portando avanti anche una campagna sui problemi di salute mentale e diventando popolare sui social.

Il suo percorso non è stato semplice. Seiter ha lottato con la sua salute mentale: paralizzata dalla depressione, dall’ansia e, ad un certo punto, ha persino tentato il suicidio. Nonostante ciò la sua riflessione finale è di apertura e non di chiusura: “Viviamo in una democrazia americana dove hai la libertà di parola ed è giusto non essere d’accordo con le persone.