Ora è ufficiale: “L’aeroporto di Milano Malpensa è ufficialmente intitolato a Silvio Berlusconi”. È quanto si legge in una nota ufficiale del ministero dei Trasporti, in cui si legge che l’intitolazione è stata stabilita da un’ordinanza di Enac e che questo atto ha effetto immediato”. La denominazione completa dello scalo lombardo, quindi, diventa Aeroporto internazionale Milano MalpensaSilvio Berlusconi. “La società di gestione Sea provvederà agli adempimenti di competenza connessi alla nuova denominazione” si legge ancora nella nota, in cui si dà anche notizia della “grande soddisfazione” del vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

L’intestazione tuttavia non modifica la denominazione dello scalo, che resta quella attuale con il codice Iata ‘Mxp’. “La denominazione degli aeroporti è una cosa e la loro intestazione un’altra” hanno fatto sapere fonti informate all’agenzia Ansa. Fanno storia a sé lo scalo di Parigi Charles De Gaulle e l’aeroporto di New York Jfk. Il primo è identificato come ‘Paris Cdg‘, perché intitolato all’ex-presidente della Repubblica Francese fin dalla sua inaugurazione nel 1974, a 4 anni dalla morte del ‘Generale’, il secondo invece fu intestato all’ex-presidente Usa nel 1963, l’anno della sua morte a seguito dell’attentato di Dallas. Per gli altri scali mondiali le denominazioni Iata sono diverse dalle loro intestazioni. L’aeroporto di Milano Linate ad esempio è intestato al pioniere dell’aviazione Enrico Forlanini ma il codice Iata è ‘Lin‘ e Roma Fiumicino è intestato a Leonardo da Vinci ma la sigla Iata è ‘Fco‘.

A poco tempo dalla notizia dell’ufficialità dell’intitolazione di Malpensa all’ex premier, è arrivato l’annuncio del Partito democratico, che ha presentato una interrogazione al ministro Salvini. Obiettivo? “Chiarire quale procedura sia stata seguita per l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi – è scritto nel documento – e quali siano le motivazioni per cui non sia stata rispettata la procedura prevista dalla legge 1188/1927, che richiede un periodo di 10 anni dalla morte della persona prima di intitolare un luogo pubblico”. Il provvedimento è stato presentato dalla deputata Silvia Roggiani e sottoscritta anche dai deputati Braga, Berruto, Boldrini, Casu, Cuperlo, Di Sanzo, Evi, Ferrari, Forattini, Fornaro, Furfaro, Ghio, Girelli, Gribaudo, Guerra, Iacono, Lai, Malavasi, Marino, Mauri, Peluffo, Quartapelle, Rossi, Sarracino, Scarpa, Scotto, Serracchiani, Simiani, Stumpo. Gli interroganti, ricordando che la società Sea che gestisce lo scalo non ha ricevuto alcun avviso relativo alla procedura di intitolazione, chiedono inoltre “se il Ministro sia a conoscenza delle motivazioni che hanno portato alla richiesta di un parere al Segretario Generale di Palazzo Chigi, se corrisponde al vero che in tale parere si affermi che in assenza di una legge specifica la competenza per le intitolazioni degli aeroporti spetti a Enac” e “se sia stato acquisito il parere dei Comuni di Milano, Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo, territori su cui insiste l’Aeroporto di Malpensa, in relazione all’intitolazione”.

L’iniziativa del Pd è solo l’ultimo atto di una polemica nata subito dopo la notizia dell’intitolazione al fondatore di Forza Italia. Nei giorni scorsi ha tenuto banco il botta e risposta a distanza tra il sindaco della città Giuseppe Sala e il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Ad attaccare é stato il primo cittadino che non ha gradito le tempistiche (“una decisione così si prende in 24 ore?”) e soprattutto la decisione di Enac di non confrontarsi con Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, prima di dare l’ok all’intitolazione. “Se questi sono i tempi barbari che stiamo vivendo, ce ne facciamo una ragione, ma non posso essere di certo felice – ha spiegato Sala due giorni fa – Questo a prescindere dall’idea e dal nome, è pazzesco che in Italia una decisione del genere venga presa da un presidente di Enac”. E poi ha chiamato in causa la politica, “correa di un modo di fare del genere”.

Secondo il sindaco l’Ente nazionale per l’aviazione civile avrebbe dovuto come minimo avvisare Sea prima di decidere l’intitolazione, visto che la società, partecipata del Comune, “é lì da anni, lavora e rischia i suoi fondi”. A replicare al sindaco é stato il ministro Salvini che venerdì aveva annunciato l’ok all’intitolazione e che ha tenuto il punto: “Non ci fermeremo di fronte a insulti, attacchi e offese – ha detto – E al sindaco di Milano Sala dico di dare un attimo di attenzione alla città, di tagliare l’erba nei prati, di chiudere le buche sulle strade, di sistemare il decoro urbano, di garantire la sicurezza evitando che i vigili urbani si occupino solo di tasse e multe”. Quindi quello che è stato deciso sarà realizzato, “l’areropoto di Malpensa sarà intitolato a Silvio Berlusconi“, perché “non vedo come la sinistra debba decidere, pur in minoranza, sempre tutto”. Dal governo anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha replicato a Sala definendolo “il temporeggiatore” che “ha finalmente deciso di agire e di affrontare i tanti problemi, da lui mai risolti, di Milano. A cominciare dal più urgente: l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi”, ha scritto ironica sui social. Mentre per il senatore della Lega Claudio Borghi “l’unica barbarie che oggi si vede è quella dell’immigrazione incontrollata e del degrado” a Milano.

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