Segnalato negli Stati Uniti, un nuovo caso di peste umana nella popolazione. A comunicarlo, in una nota, è stato il Dipartimento di Salute Pubblica e Ambiente di Pueblo, in Colorado. Al momento non è ancora chiaro di quale tipologia di peste si tratti, ma potrebbe trattarsi di un caso di peste bubbonica. L’infezione è stata inizialmente segnalata nella giornata di venerdì e le condizioni della persona sono in miglioramento. Poiché la peste è endemica a livello locale, è difficile individuare la fonte dell’infezione, conferma il Dipartimento. Ancora impegnate nelle ricerche preliminari, intanto, le autorità diramano le linee guida per difendersi e prevenire il diffondersi della malattia.
Il batterio della peste (Yersinia pestis) è solitamente trasmesso dalle pulci e dai roditori selvatici. È una malattia infettiva, trasmissibile anche agli umani e agli animali domestici. “Le persone – si legge nella nota diramata dal Dipartimento – contraggono la peste dai morsi delle pulci infette, toccando o scuoiando animali infetti o inalando goccioline provenienti dalla tosse di una persona o animale infetto”. Lo dimostra, ad esempio, il più recente caso accaduto in Oregon, dove un uomo è stato colpito dalla malattia dopo essere stato graffiato da un gatto infetto.
I sintomi tipici della malattia sono simili alla classica sindrome influenzale e includono, quindi, febbre alta e brividi, mal di testa, nausea, dolori muscolari, vomito e malessere. Nella sua forma più diffusa, quella bubbonica, inoltre, vede anche la tumefazione del tessuto sottocutaneo ben visibile sulla superficie del corpo.
Come riporta USA Today, già a marzo un uomo era morto in New Mexico dopo aver contratto la peste bubbonica. In generale, secondo i dati del Centro di Controllo e Prevenzione delle malattie, gli Stati Uniti mantengono una media di circa 7 casi di peste bubbonica l’anno. Nel mondo, invece, la malattia conta circa tremila infetti l’anno. In Europa, però, la peste è sparita da tempo e non si contano più casi a livello locale.
