“Smiling to the future”, questo il nome dell’evento che si è svolto al Lingotto di Torino per celebrare il 125° anniversario di FIAT, al quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni pubbliche, tra cui il ministro per l’Impresa e il Made in Italy, Adolfo Urso, l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, quello di Fiat nonché chief marketing officer globale di Stellantis, Olivier Francois e John Elkann, presidente del sodalizio franco-italiano.
Nei loro discorsi non sono mancati passaggi in cui le parti si sono mandate messaggi neanche troppo velati. Il ministro Urso, che ha portato i saluti della Presidente Giorgia Meloni, ha ripercorso la storia della Fabbrica Italiana Automobili Torino, nata l’11 luglio 1899, ricordando modelli iconici, cantautori, poeti, designer, personaggi che hanno fatto grande l’industria automobilistica italiana. Anni d’oro, quando Fiat era il più grande complesso industriale d’Europa. Anni che Urso ha ricordato, sottolineando tuttavia che “Noi non ci rassegniamo a che questa azienda diventi un museo industriale”, e aggiungendo che “La Fiat era l’industria italiana e l’Italia era con la Fiat, sempre. Adesso dobbiamo trovare la necessaria coesione e responsabilità sociale per consentire che questa storia gloriosa continui anche con Stellantis. E’ più di un anno che lavoriamo perché ciò accada con determinazione e costanza, adesso è il momento delle scelte e della responsabilità”.
Urso ha poi ricordato a Tavares che l’articolo 1 della Costituzione recita che la Repubblica è fondata sul lavoro, non sul profitto, che è legittimo ma non ad ogni costo. Ed è per questo che “L’impresa che ha fondato l’industria italiana deve assumersi la responsabilità sociale del rilancio dell’auto in Italia, nel rispetto del lavoro del sacrificio di intere generazioni, nel rispetto di quello che Fiat ha dato all’Italia, sostegno allo sviluppo sociale e non solo produttivo. Ma anche di quello che l’Italia ha dato alla Fiat. Lavoriamo insieme, come noi intendiamo fare sempre e comunque, perché si riannodi questa storia di successo e l’auto torni ad essere orgoglio dell’Italia, il sogno dell’Italia”. Facile leggere il riferimento al taglio dei posti di lavoro e alla cassa integrazione che ancora attanaglia i lavoratori di Fiat.
Dal canto suo, Tavares ha sottolineato come questo sia un anno di compleanni importanti per il Gruppo, come quello che è stato festeggiato il mese scorso: i 125 anni di Opel, alla cui celebrazione ha partecipato anche il Cancelliere tedesco Olaf Scholz in persona. Fiat è uno dei 14 brand di Stellantis – 15 se si considera anche LeapMotor – e, per il terzo anno consecutivo è il primo marchio per volumi, con 1,35 milioni di auto vendute nel mondo. Tavares sottolinea che i “nostri marchi sono i nostri gioielli più preziosi e Fiat è una lunga storia d’amore e resilienza”. Snocciolando i numeri importanti di Fiat, ricordando che contribuisce alla bilancia commerciale italiana ed è uno dei maggiori datori di lavoro, Tavares ha spiegato che “Stellantis sta portando a Fiat un solido piano di prodotti e la tecnologia necessaria per adattarsi a un mondo in rapida evoluzione.”
Molti gli investimenti fatti dal Gruppo in Italia, a dimostrazione di quanto sia strategica e di quanto continuerà ad esserlo. L’amministratore delegato ha poi fatto riferimento alle molte le sfide ancora aperte, che “vinceremo insieme ai nostri dipendenti. Il futuro vede la concorrenza che si intensifica. Se non ci adattiamo scompariremo e questa è un’opzione che non prendiamo in considerazione”. La chiosa è un proclama che sembra quasi un epitaffio: “Gran parte dell’eredità di un brand è definito da quello che verrà dopo e non ho dubbi che i successi saranno ancora molti. Siate orgogliosi e rispettate la Fiat. Fiat sopravviverà a tutti noi”.
Ma per sopravvivere c’è bisogno di prodotti, possibilmente apprezzati e venduti a livello globale. E’ quindi Olivier Francois a presentare le novità in esclusiva. Come la nuova 600 Abarth elettrica, che arriverà a novembre e sarà la Abarth più potente e scattante di sempre. Tra 18 mesi sul mercato ci sarà anche la 500 ibrida che, pensata, disegnata e realizzata nella città della Mole, si chiamerà proprio Torino e si può stare sicuri che nessuno chiederà di cambiare nome. Ma visto che l’11 luglio di 90 anni fa è nato anche il Maestro Giorgio Armani c’è stato il lancio anche della Fiat 500 Giorgio Armani, con tanto di piccoli fuochi d’artificio sparati in sala in onore del Maestro. La macchina sarà lanciata a gennaio del prossimo anno e sarà prodotta a Mirafiori.
Ma la vera superstar della serata, che ha sfilato sul roof del Lingotto lasciandosi guardare e toccare, è stata la nuova Fiat Grande Panda (nella foto con Elkann e Francois). Lunga 3,99 m, la versione elettrica avrà una batteria da 44 kW e 113 cv mentre la mild hybrid avrà un motore 1.2 con circa 100 cv. Gli ordini si apriranno in autunno e la ibrida dovrebbe partire da un prezzo di listino di 19.000 euro mentre l’elettrica sarà sotto i 25.000 euro. Gamma di colori dedicata, rivestimenti interni in materiale riciclato e un inserto beige sulla plancia in tessuto di bambù, alcune delle caratteristiche distintive. Il grande tascone portaoggetti che attraversa il cruscotto è invece un rimando alla Panda anni ’80 di Giugiaro. Ma non sarà la sola ad essere prodotta in Serbia sulla piattaforma Smart del Gruppo. Nel 2025 e nel 2026 verranno lanciate anche una fastback e un suv che sono apparse in un filmato nel corso della presentazione.