Le motivazioni sono ancora da accertare, ma per gli investigatori potrebbe essere lui l’uomo che nei giorni scorsi ha offerto a sette persone del latte di mandorla contenente forse del sonnifero.
Si tratta di un 50enne, fermato per altre accuse, che negli ultimi due giorni si era introdotto all’interno di due attività commerciali in zona via Foria a Napoli offrendo ai passanti la possibilità di rinfrescarsi con del latte di mandorla. Dopo aver ingerito la bevanda, in sette erano finite al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini con un’intossicazione. I commercianti della zona avevano nel frattempo iniziato una campagna di informazione su TikTok per mettere in guardia i clienti.

Le segnalazioni – Ieri i carabinieri della compagnia di Napoli Stella sono intervenuti all’ospedale Pellegrini di Napoli. Le tre persone interrogate – il titolare di una pescheria di via Foria, sua figlia e una commessa – hanno raccontato di essersi sentiti male dopo aver ingerito del latte di mandorla offerto da uno sconosciuto. Altre quattro donne, rispettivamente di 49, 22, 20 e 29 anni sono finite in ospedale per un’intossicazione. Le quattro,tutte commesse in una pizzeria in piazza Poderico, hanno a loro volta detto ai carabinieri detto di essersi sentite male dopo aver bevuto del latte di mandorla. Anche questa volta, il latte era stato loro offerto da una persona sconosciuta. Sui social si parla di episodi simili anche all’Arenaccia e in zona Pignasecca.

Perché il latte avvelenato? – Nel frattempo, i carabinieri hanno individuato un sospettato, attualmente in stato di fermo in caserma. A riconoscerlo i familiari di una donna di 78 anni, narcotizzata e derubata da un tassista abusivo e poi abbandonata in un’area isolata nella zona di Poggioreale. I carabinieri avevano già identificato l’uomo pochi giorni dopo la rapina. Fondamentali alla famiglia dell’anziana per il riconoscimento sono state anche le foto divulgate sui social dai commercianti delle zone “colpite”. L’uomo, 50 anni, avrebbe messo del sonnifero nella bevanda. Le ragioni non sono state accertate ma, dato il precedente raccontato dalla 78enne, si presume che volesse stordire le nuove vittime per derubarle. L’episodio ai danni dell’anziana risale alla mattinata del 21 giugno. La donna aveva sporto denuncia alla Stazione Centrale dei carabinieri di Napoli raccontando che l’uomo, spacciandosi per un tassista, si era offerto di accompagnarla. Durante il tragitto, dopo averle rilevato di essere un abusivo, le aveva offerto del caffè. Da lì, più nulla. La donna è stata ritrovata più di un’ora dopo da una passante. Al risveglio, la 78enne aveva scoperto il furto del trolley e di un borsello che conteneva documenti di identità, carta di credito e circa 2mila euro in contanti.

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