Il giallo resta un colore maledetto per Primoz Roglic. Il 34enne capitano della Red Bull-Bora-Hansgrohe ha annunciato venerdì mattina il suo ritiro dal Tour de France 2024 dopo la terribile caduta di cui è rimasto vittima ieri, nel finale della 12esima tappa. Roglic, uno dei favoriti per il podio della Grande Boucle, è caduto a 11 chilometri dall’arrivo, riportando diverse escoriazioni. Nonostante il coraggio mostrato nel tornare in sella, ha chiuso con un ritardo di 2 minuti e 27 secondi sul gruppo. E con tanto dolore in tutto il corpo, anche perché già era reduce dalla caduta in discesa nella frazione precedente.
La decisione del ritiro
Il team Red Bull-Bora-Hansgrohe ha comunicato che Roglic è stato sottoposto a un attento esame medico sia giovedì che questa mattina. “È stata presa la decisione di non partire oggi, per concentrarsi sui prossimi obiettivi”, ha dichiarato il team. Rolf Aldag, dirigente della squadra, ha espresso il suo disappunto: “È terribile. Il nostro capitano è caduto e ha perso molto tempo, una cosa che non avremmo voluto”. Questa non è la prima volta che Roglic vede svanire i suoi sogni al Tour de France. Il trauma del 19 settembre 2020, quando perse la maglia gialla all’ultima crono, è ancora vivo nella memoria di molti. Quell’episodio rimane una delle disfatte più clamorose nella storia del ciclismo, relegando Roglic al ruolo di chi perse un Tour già vinto.
Il supporto di Pogacar
Il connazionale Tadej Pogacar fu proprio l’artefice di quel clamoroso ribaltone, che lo portò a vincere il suo primo Tour. L’attuale maglia gialla questa mattina ha espresso il suo dolore per il ritiro di Roglic, suo amico prima che rivale: “Sono davvero devastato perché Primoz stava bene ed è un grande lottatore“. Pogacar non perde solo il connazionale Roglic, ma anche il compagno di squadra Juan Ayuso. Il gregario di lusso del Team Uae-Emirates si è ritirato all’inizio della tappa odierna a causa di problemi fisici dopo aver perso il contatto con il gruppo.
Il futuro di Roglic
Il ritiro dal Tour de France non segna la fine della carriera di Roglic, ma rappresenta sicuramente un duro colpo. Il ciclista sloveno, con un palmarès impressionante che include un Giro d’Italia, tre Vuelta a España e un oro olimpico, dovrà ora concentrarsi sui prossimi obiettivi, compresi appunti i Giochi di Parigi 2024. Per il Tour era l’ultima occasione: a Roglic non resta che sperare in un futuro meno sfortunato, per provare almeno a tornare a terminare una Grande Boucle, cosa che non gli è più riuscita dopo quel terribile secondo posto nel 2020.