Media & Regime

Sciopero Rai, condannato per comportamento antisindacale il direttore di RaiNews Petrecca. Assolto Chiocci che dirige il Tg1

“Il tribunale del lavoro di Roma ha riconosciuto che il 6 maggio sono stati messi in atto comportamenti antisindacali da parte della Rai. Lo annuncia l’esecutivo Usigrai, il principale e più rappresentativo sindacato dei giornalisti della tv pubblica. Paolo Petrecca, direttore di RaiNews ora nel mirino per la mancata copertura delle elezioni francesi domenica sera, è stato condannato per l’omessa lettura del comunicato dei dipendenti, mentre il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci è stato assolto per aver predisposto una edizione speciale in quella giornata.

“Nella foga di adoperarsi attivamente a boicottare lo sciopero della larga maggioranza dei giornalisti e delle giornaliste (il 75% dei presenti ha scioperato), più di uno ha fatto cose che la legge non consente, e il ricorso alla giustizia del lavoro lo ha confermato”, scrive l’Usigrai. Nel giorno dello sciopero il Tg1 e il Tg2 sono stati mandati in onda grazie a cambi di turno e impiegando giornalisti del neonato sindacato di destra Unirai, che non hanno scioperato, edizioni quasi complete. Con servizi chiusi e firmati, collegamenti in diretta con le sedi estere e con Palazzo Chigi e solo alcune notizie lette da studio con l’accompagnamento delle immagini.

La Rai è stata condannata a pubblicare la sentenza per due giorni consecutivi sui quotidiani La Stampa, Repubblica e Corriere della Sera (edizione cartacea e on line) e sui siti Rai.it e Rainews.it. Non solo: l’azienda dovrà pubblicare il comunicato sindacale Usigrai nei tg Rai dove non era stato mandato in onda, con la dicitura “il presente comunicato sindacale viene letto oggi, in virtù di provvedimento giudiziale, in quanto la sua lettura era stata illegittimamente omessa nella giornata di sciopero proclamata per il 6/5/2024″.

L’Usigrai ringrazia l’avvocato Bruno Del Vecchio che ha curato il ricorso e l’Associazione Stampa Romana che lo ha promosso, sostenendo in giudizio le ragioni del sindacato. “È solo il primo passo”, promette, “di una battaglia sui diritti che porterà la Rai davanti ai giudici del lavoro di Pescara e Bari per altre violazioni che hanno caratterizzato quella giornata di sciopero”.