Sfuriata veemente del leader di Azione, Carlo Calenda, all’indirizzo di uno dei conduttori di In Onda (La7), Luca Telese, sull’aumento delle spese militari e sull’invio di armi all’Ucraina.
Telese chiede alla giornalista Flavia Perina come mai in Italia non ci sia un dibattito sul fatto che siano state escluse dai vincoli del patto di stabilità le spese militari, quando abbiamo una situazione disastrosa nella sanità e nel lavoro. Perina spiega che è una questione di realpolitik e che il governo, come tutti gli altri precedenti, è vincolato agli accordi presi con gli Usa . Ergo, non può permettersi di sfilarsi da questo quadro.

La co-conduttrice Marianna Aprile chiede successivamente a Calenda se Salvini, per la sua posizione differente da quella di Meloni sull’invio di armi a Kiev, potrebbe rappresentare una spina nel fianco nell’esecutivo.
Il senatore di Azione, dopo una risposta abbozzata e brevissima (“Salvini tirerà la corda”), cambia discorso e rivolge una reprimenda focosa a Telese, dandogli del grillino: “Un miliardo e 700 milioni di dollari dell’Italia non sono buttati ma aiutano un popolo sovrano a difendersi da un aggressore”.
Secondo lei quei soldi vanno meglio per le armi o per la sanità?“, replica Telese.
“No, scusi – ribatte Calenda – Quelli che lei ha sostenuto come salvatori del mondo, cioè i 5 Stelle, hanno buttato 250 miliardi per far rifare le case ai ricchi“.
Il giornalista smentisce sorridendo e gli ripete la domanda. Calenda risponde che quei soldi sono necessari sia per l’invio di armi, sia per la sanità, guadagnandosi la replica di Telese: “No, per la sanità non ci sono”.

“Non è vero, questa è un’idiozia tecnica – rilancia Calenda, che accusa nuovamente il conduttore di essere filo-pentastellato – Lei ha fatto campagna per il Superbonus che dà la possibilità a me di rifarmi la casa a spese dello Stato”.
Vedo che la domanda sulle armi l’ha messa in difficoltà“, commenta Telese.
“Non mi mette in nessuna difficoltà – sbotta Calenda – Mi mette in difficoltà quando lei parla di un popolo che si difende e del sostegno che gli diamo, sostenendo che buttiamo un miliardo e 700 milioni di dollari. Si faccia un giro in Ucraina e capisca di cosa sta parlando. Non dica idiozie, per favore”.
A intervenire stavolta è Marianna Aprile che chiede a Calenda di non pronunciare parole offensive. E Telese commenta ironicamente: “Ma è bello così, abbiamo entrambi caratteri sanguigni. Adesso andiamo in pubblicità e con Calenda ci picchiamo“.

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