“Fai quello che non siamo mai riusciti a fare. Fallo per me, per sir Bobby e per l’Inghilterra”. Sven Goran Eriksson – ex allenatore svedese e dell’Inghilterra – ha dedicato una toccante lettera al ct della nazionale inglese Gareth Southgate, alla vigilia della finale di Euro 2024 contro la Spagna. “Ora lui, i suoi giocatori e l’intera nazione devono sapere che l’Inghilterra può vincere. Se credi in qualcosa, può succedere, e questo include battere la Spagna in finale. Gareth è molto bravo con il lato mentale del rapporto con i calciatori e sta facendo un ottimo lavoro di gestione degli uomini. Ma il calcio è sempre così strano: in un minuto, o anche solo 10 secondi, cambia tutto”. E così, la sua rubrica sul Telegraph si trasforma in un lungo messaggio dedicato all’allenatore dei Tre Leoni, lo stesso che diversi anni fa giocava proprio per Eriksson.

Eriksson e l’Inghilterra
“Se vincono, non credo che ci sarà niente di esagerato. La finale di domenica sarà una partita aperta e penso che l’Inghilterra abbia una grande, grande possibilità. E anche se non mi sono sentito bene nell’ultima settimana o giù di lì, guarderò la partita da casa”. Eriksson e l’Inghilterra, un binomio nato da una storia lunga cinque anni (dal 2001 al 2006). E domenica 14 luglio, il tifoso sarà solo per gli inglesi e per il suo “allievo” Southgate che, per la seconda volta negli ultimi tre anni, potrebbe riscrivere la storia di una nazionale che non vince da troppo tempo.

L’annuncio della malattia e l’omaggio dei suoi club
“La mia malattia è una condanna, ma io cerco di non pensarci e di andare avanti nel miglior modo possibile. Ora devo combattere il più a lungo possibile. La vita è bellissima“. Così, sei mesi fa, Sven Goran Eriksson aveva rivelato in un’intervista di avere un cancro terminale al pancreas che gli avrebbe consentito di vivere all’incirca un anno. Dopo quell’annuncio, l’ex allenatore ha fatto visita ai club che lo hanno accolto nel corso della sua carriera: dalla Sampdoria alla Lazio, per ricevere il calore della sua gente. Non solo in Italia: uno dei suoi sogni è sempre stato quello di allenare – anche solo per una partita – il Liverpool. Detto fatto: i Reds, lo hanno invitato nella partita di beneficienza contro l’Ajax con un accoglienza da brividi.

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