Un presidio in piazza Città di Lombardia, sotto il Palazzo della Regione. Dopo le grandi polemiche, ora le opposizioni si mobilitano contro la decisione di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Alla manifestazione organizzata dai Giovani democratici della Lombardia ha aderito anche il M5s, che ha definito la scelta del ministro Matteo Salvini “da repubblica delle banane”, così come Pd regionale, di Milano e di Varese, Alleanza Verdi e Sinistra, Network Giovani M5S, Unione Giovani di Sinistra Lombardia e Giovani Europeisti Verdi. In piazza a Milano ci sarà poi la Cgil e importanti realtà della società civile, come i Sentinelli. Il Partito democratico però si muove anche su altri fronti: sempre i Giovani dem lombardi hanno lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org che ha raccolto oltre 130mila firme in pochi giorni. Mentre il Pd, compreso il sindaco Beppe Sala, sta valutando quando e come presentare ricorso al Tar: è possibile un coinvolgimenti dei Comuni lombardi. “Nella nostra delibera c’è scritto che chiunque può fare ricorso, lo facciano pure”, ha replicato oggi sulle pagine del Corriere Pierluigi Di Palma, presidente dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac).

Di Palma (Enac): “Stupito dalle polemiche, negli Usa hanno dedicato un aeroporto a Kennedy”
Per ora non pensa a un passo indietro il presidente dell’Enac Di Palma. Le polemiche “mi hanno stupito molto, non me le aspettavo. Anche perché in America, ad esempio, a Kennedy e Reagan hanno dedicato aeroporti. E anche loro sono figure controverse“, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera. Il sindaco Sala ha accusato Enac di “mancanza di garbo istituzionale” verso Sea per non avere avvisato dell’intitolazione. “Ci siamo scambiati dei messaggi su WhatsApp. Ma ricordo che quando si parlava di intitolare al Cav Linate, e Sala si diceva contrario, si è ben guardato dal chiamarmi: eppure la prerogativa delle intitolazioni è di Enac, visto che gli aeroporti sono dello Stato”, ha replicato Di Palma. Il presidente Enac ha ricordato che la sua delibera ha fatto seguito a quella di Regione Lombardia e che poi il via libera definitivo è arrivato dal ministro Salvini. L’operazione “Malpensa Berlusconi” porta infatti la firma del leader della Lega: il suo collega Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, da giorni è in imbarazzo e svia l’argomento.

Le contromisure delle opposizioni: dalla piazza al ricorso in tribunale
Se nella maggioranza la fuga in avanti di Salvini ha creato qualche malumore, l’opposizioni di sinistra invece è compatta e punta a revocare l’intitolazione. “Stiamo studiando la forma di un ricorso”, ha annunciato il capogruppo del Pd lombardo Piefrancesco Majorino. Che ha spiegato: “Riteniamo sbagliata l’intitolazione a Berlusconi, nome divisivo”, specie perché “l’aeroporto è luogo di tutti ed è una porta aperta al mondo. Ora c’è una bella parte di mondo che ci sta ridendo dietro…“. Un concetto sottolineato anche da Marco Grimaldi, vicepresidente di Avs alla Camera: “Pensiamo che il Paese non si meriti di diventare una barzelletta squallida come il Bunga Bunga”. “Con Salvini le barzellette diventano realtà – ha commentato il vicecapogruppo M5s alla Camera, Agostino Santillo – già ci deridono all’estero, ma ora in tanti si aspettano l’aggiornamento dei servizi al Gate B. Col governo Meloni ne vedremo delle belle”.

Ora però c’è da tradurre le polemiche in atti concreti. Il primo atto è il presidio, poi ci sarà il ricorso al Tar. Già nel fine settimana, scrive il Corriere, i vertici del Pd lombardo incontreranno alcuni avvocati per definire le tappe della battaglia. Un atto che è stato invocato anche dalla Filt Cgil nazionale: “I soggetti titolati facciano ricorso”. Secondo la Federazione dei Trasporti della Cgil: “l’ordinanza è senza dubbio una forzatura che tra l’altro non tiene conto dei diversi appelli come il nostro, lanciato unitariamente a Cgil Milano e Cgil Lombardia, di intitolare l’aeroporto a Carla Fracci. La nostra petizione ha raggiunto in pochi giorni un numero ragguardevole di firme anche di personalità autorevoli”. “Invitiamo – afferma la Filt Cgil – Governo e il Ministero dei Trasporti a fare un passo indietro rispetto a questa decisione divisiva”. L’altra raccolta firme, quella dei giovani dem, vola intanto verso quota 150mila.

Il post del sindaco Sala che si rivolge a Marina Berlusconi
E al lavoro ci sarebbe pure Beppe Sala, tra i primi a commentare duramente la scelta dell’Enac e di Salvini. Intanto il sindaco di Milano è intervenuto nuovamente con un post sui social, rivolto direttamente a Marina Berlusconi: “Cara Marina, la reputo da sempre una persona intelligente e le sue recenti dichiarazioni me ne hanno dato conferma – scrive – Lei ha vissuto sulla sua pelle quanto suo padre sia stato amato e odiato. Ma non era meglio aspettare, far sì che gli animi si distendessero, far leggere alla storia la vicenda di suo padre con più tranquillità? Perché dobbiamo tornare così presto a schierarci, viste le modalità con cui questa decisione è stata presa?”. Poi Sala aggiunge: “Anche il più disattento cittadino capirebbe che l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi è un atto puramente politico“. “Ora abbiamo conferma che questo atto è un’iniziativa del presidente di Enac, un ente tecnico che di politico non dovrebbe avere niente – prosegue il sindaco. Che spiega come continuerà “a sollevare la questione, educatamente e senza mancare di rispetto a nessuno”, perché “é mio dovere farlo. Come certamente é mio dovere occuparmi di tutte le altre cose che riguardano Milano”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

B.COME BASTA!

di Marco Travaglio 14€ Acquista
Articolo Precedente

Armi a Kiev, sfuriata di Calenda contro Telese: “Quei soldi dell’Italia non sono buttati, parla lei che ha sostenuto il M5s e il Superbonus”

next