Attacca ancora, fa il vuoto alle sue spalle, rifila altri 39 secondi al principale avversario e domenica può mettere un’ipoteca sul Tour de France. Tadej Pogacar vince in solitaria sui Pirenei la 14esima tappa della Gran Boucle con uno scatto negli ultimi 4 chilometri della frazione, la Pau-Saint-Lary-Soulan Pla d’Adet di 152 km e che contiene il Tourmalet, con una tattica di squadra perfetta e una performance finale spettacolare.

Jonas Vingegaard si lancia all’inseguimento ma accusa un distacco che cresce fino a quasi 40 secondi – compreso di abbuono – che lo porta a un ritardo in classifica generale di 1’57”. La fucilata dello sloveno scatta ai meno 4,6 km dall’arrivo, seguito a distanza da Vingegaard. Lo sloveno raggiunge il compagno di squadra Adam Yates, da lui lanciato all’inseguimento da Ben Healy fino ad allora in testa alla corsa, accelera e supera tutti ai meno 4.

Subito dietro c’è Vingegaard un po’ a fisarmonica, guadagna e perde – e alla fine perde di più – mentre lo sloveno accelera e passa in crescendo già dai meno 3 km e poi fino al traguardo. Il distacco tra i due alla fine è di 39″: firma pesante del fuoriclasse, che taglia il traguardo da solo e si avvia con tutta evidenza a realizzare l’impresa della doppietta Giro-Tour nello stesso anno. L’ultimo a riuscirci è stato Marco Pantani nel 1998. Dopo Vingegaard completa il podio di oggi Remco Evenepoel, adesso terzo anche in classifica generale. Un ottimo Giulio Ciccone chiude al quinto posto, l’ottavo in classifica generale.

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