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L’attentatore di Trump e gli esplosivi in auto e a casa. Era stato notato fuori dal comizio e indossava una maglietta pro-armi

Thomas Matthew Crooks, il ventenne che ha sparato a Donald Trump durante il comizio, aveva anche degli ordigni esplosivi a bordo della sua auto e nella sua abitazione. È quanto riferiscono fonti delle forze dell’ordine a diversi media statunitensi come Cnn, Wall Street Journal e New York Times.

Inoltre l’attentatore, riferiscono i media americani, indossava una maglietta del popolare canale Youtube pro-armi, Demolition Ranch al momento degli spari.

Mentre le indagini sono ancora in corso, la polizia ha ricevuto numerose segnalazioni di pacchi sospetti nei pressi del luogo in cui si è verificato l’attentato e sono stati inviati sul posto degli artificieri. Da quanto trapela, gli investigatori avrebbero rinvenuto materiale esplosivo nell’automobile del ventenne parcheggiata poco distante dal luogo del comizio. Un funzionario delle forze dell’ordine citato dalla Cnn ha spiegato che anche all’interno della casa dell’attentatore sono stati trovati diversi esplosivi.

Un alto funzionario delle forze dell’ordine, citato dalla Cnn, ha spiegato che il ventenne era stato individuato all’esterno dell’evento prima dell’inizio del comizio. Le forze dell’ordine locali avevano notato un suo comportamento sospetto nei pressi dei metal detector. Secondo la fonte, le autorità hanno comunicato via radio che lo avrebbero tenuto d’occhio e l’informazione sarebbe stata trasmessa anche ai servizi segreti. Successivamente, alcune persone hanno avvisato le forze dell’ordine dicendo di aver visto un uomo armato sul tetto, ma immediatamente dopo il ventenne ha iniziato a sparare.

Secondo fonti delle forze dell’ordine, le autorità hanno utilizzato l’arma da fuoco per accertare l’identità dell’assassino, che non aveva con sé alcun documento d’identità. Si tratta di un AR-15, un fucile d’assalto che è la versione civile semiautomatica dell’M-16 militare. Il fucile usato da Thomas Matthew Crooks era di proprietà del padre, che lo aveva acquistato legalmente, come afferma la Nbc citando due alti funzionari delle forze dell’ordine informati sulle indagini. Il tetto da dove l’attentatore ha sparato era a meno di 150 metri dal palco dove Trump stava intervenendo: la stessa distanza utilizzata dalle reclute dell’esercito Usa per colpire una sagoma in scala a grandezza umana per qualificarsi con l’uso del fucile M-16.

L’Fbi, dopo alcune ore dall’attentato, ha comunicato pubblicamente l’identità dell’attentatore. Thomas Matthew Crooks di Bethel Park, in Pennsylvania, dopo avere sparato – colpendo l’ex presidente all’orecchio – è stato ucciso dai cecchini dei servizi segreti. Durante la sparatoria è morto un partecipante all’evento elettorale che sarebbe stato colpito alla testa mentre “si trovava sulla traiettoria del fuoco incrociato” tra l’attentatore e gli agenti, come riporta l’emittente Nbc News citando un testimone oculare, che ha raccontato di aver visto la vittima cadere a terra. L’uomo era seduto su una tribuna a sinistra del podio dove stava parlando Trump. Una donna lì vicino sembrava essere stata colpita all’avambraccio o alla mano, ha detto il testimone raccontando di aver contato sette colpi “molto forti” e “molto vicini”. La vittima era al comizio insieme alla famiglia, che era con lui sugli spalti quando è stato colpito a morte.