Fausto Desalu fa la storia (senza vincere) nel meeting di La Chaux-de-Fonds, in Svizzera. L’atleta italiano entra nei libri dell’atletica italiana: il tempo di 20”08 (con 0,8 m/s di vento a favore) nei 200 metri gli vale il secondo miglior tempo italiano di sempre nella disciplina. Davanti a lui solo Pietro Mennea con 19”72. Dopo sei anni, Desalu migliora il suo precedente primato di 20”13 che era stato superato da Filippo Tortu due anni fa (20”10). Lo sprinter si posiziona terzo, dietro al francese Ryan Zeze (19”90) e al sudafricano Benjamin Richardson (19”99). Una forma fisica sempre migliore. E questa è un’ottima notizia in vista dei Giochi Olimpici, anche se a fine gara Desalu non è parso totalmente soddisfatto per la prestazione offerta.

Desalu: “Non sono pienamente soddisfatto”
“Devo dire che sono contento a metà. Felice perché dopo sei anni ho migliorato il personale con un crono importante, ma sono partito male e questo non mi rende soddisfatto. Per come era iniziata, pensavo peggio, però a quel punto ho voluto fare la gara su me stesso. È quello che mi ha salvato, poi all’uscita dalla curva ho cercato di riprendere i metri persi in avvio. La testa è su Parigi e la tappa di oggi era quasi un allenamento, senza pressione, anche se con avversari di valore mondiale. Ora testa bassa e si continua a lavorare con umiltà“. Mentalità da grande campione: Desalu fa la storia ma rimane l’amarezza per la gara non ottimale. Questi allenamenti in vista delle Olimpiadi serviranno a testa la tenuta fisica e mentale, per un atleta che anche in un giorno storico riesce a vedere il bicchiere mezzo vuoto.

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