Una storia che racconta molto del mondo dei collezionisti. “Nel corso degli anni ho raccolto 80 album di carte, che sono andati a riempire completamente la libreria di camera mia”, racconta Freschi al dorso bolognese del Corriere della Sera
“Ho venduto in blocco la mia collezione di carte Magic e con il ricavato mi ci sono comprato casa”. È una storia incredibile quella del Tomaso Freschi, trentaseienne piacentino di professione consulente finanziario, che ad un certo punto si è ritrovato tra le mani un inaspettato “tesoretto” e ha deciso di farlo rendere. Per gli appassionati di giochi di ruolo forse non è sorprendente, per tutti gli altri sì: le carte Magic, uno dei più popolari giochi di ruolo a tema fantasy, pubblicate dal 1993 dalla Wizards of the Coast, sono diventate in trent’anni un vero e proprio oggetto di culto per il quale i collezionisti sono disposti a sborsare anche migliaia di euro. In particolare, per le carte più rare. Come la Black Lotus, così imprendibile che viene valutata più di diecimila euro. E nella sterminata collezione di Freschi, che ha iniziato a giocare a Magic quando aveva appena otto anni, c’era ovviamente anche quella. “Nel corso degli anni ho raccolto 80 album di carte, che sono andati a riempire completamente la libreria di camera mia”, racconta al dorso bolognese del Corriere della Sera. Ci gioca per un lungo periodo, ininterrottamente, assieme ad un gruppo di amici, poi quando approda al Liceo muta i suoi interessi e ripone nel cassetto i mazzi di carte. “Tuttavia, la passione per i giochi di società non è mai scemata. Durante gli anni di Università, mettevo da parte qualche soldo per ampliare ulteriormente la mia collezione”, precisa.
Ed ecco che saltuariamente compra ancora qualche carta e bazzicando le fiere di fumetti intuisce il potenziale che ha tra le mani: i collezionisti sono tanti, alcuni disposti a spendere per pezzi rari e dunque c’è un ampio margine di profitto per i più scafati. Nel 2019 scatta il click e se fino a quel momento aveva collezionato Magic per il gusto di farlo, “senza spirito speculativo”, per Tomaso Freschi qualcosa cambia. “Mi sono ritrovato ad avere un’intera stanza piena di Magic. Centinaia di migliaia di carte e per molte di loro, con il trascorrere del tempo, si era verificata una moltiplicazione di valore. In quel momento, ero spinto dalla voglia di emanciparmi ed ero andato alla ricerca di una casa tutta per me. Ho così deciso di vendere in blocco tutta la mia collezione, proponendola a due società collezionistiche italiane. Raggiunto l’accordo ho deciso di reinvestire i denari nell’acquisto di una casa”, rivela. Una storia incredibile che racconta molto del mondo dei collezionisti.