Continua lo scontro a distanza tra Rai e Usigrai (Unione sindacale giornalisti Rai). Un clima rovente che favorisce l’ennesima polemica, con l’accusa del sindacato: il direttore Chiocci avrebbe tolto dalla conduzione dello speciale dedicato a Donald Trump, colpito da un’arma da fuoco poco dopo la mezzanotte italiana tra sabato e domenica, una sindacalista. “È la logica dei tempi che corrono in Rai dopo la presa dell’azienda da parte di una dirigenza che usa il potere acquisito contro chiunque la pensi in modo diverso da loro. Così stamattina il segnale è arrivato anche all’Usigrai; al Tg1 dove il direttore Chiocci non ha ancora smentito i messaggi ai colleghi sullo sciopero del 6 maggio (La Repubblica online del 17 maggio riporta che Chiocci scrisse: ‘Oggi è stata una pagina storica per la Rai, un evento epocale. Per la prima volta uno sciopero indetto dal sindacato rosso Usigrai si è risolto in un boomerang senza precedenti’). Oggi una collega componente dell’Esecutivo Usigrai, conduttrice di lunga e consolidata esperienza, è stata sollevata dalla conduzione dello speciale sull’attentato a Trump e dei tg (tutti cancellati ad eccezione del Lis obbligatorio) senza alcuna motivazione mentre, già dall’alba in redazione, si stava preparando a condurre come da incarico e da orario”, si legge nella nota dell’Esecutivo Usigrai.
Il riferimento, seppur senza citazione diretta, è a Maria Gabriella Capparelli, giornalista del notiziario della prima rete e membro esecutivo Usigrai: “La stessa conduttrice che la mattina del 19 aprile scorso per il direttore Chiocci andava benissimo per condurre lo speciale di Esteri sull’attacco di Israele all’Iran, oggi, dopo che Usigrai il 5 giugno scorso ha depositato un ricorso contro l’azienda per comportamento antisindacale, riferendo anche di un episodio accaduto al Tg1, durante lo sciopero del 6 maggio scorso, viene esautorata. È la prima volta che accade alla collega di provata esperienza in speciali e dirette di ogni tipo, confermata alla conduzione da 5 direttori ma che riveste oggi incarichi sindacali. Difficile pensare che si tratti di coincidenze se, come chiaramente appare, non vi sono motivi che possano giustificare decisioni che di fatto mortificano la qualità professionale della collega, lanciano un messaggio obliquo a chi fa attività sindacale e segnalano una modalità di gestione delle testate Rai di carattere arbitrario che danneggia l’azienda e il sindacato. La nostra è la denuncia di un clima che si rintraccia ormai quotidianamente nella gestione dell’azienda. I giornali sono pieni da mesi di piccoli e grandi violazioni delle regole e del buon senso in una azienda che è diventata prima di tutto luogo delle scorribande di interessi politici che nulla hanno a che fare con il bene pubblico che la Rai rappresenta per cittadini e utenti”, conclude Usigrai.
Una versione dei fatti che da Viale Mazzini smentiscono con una nota ufficiale che riportiamo integralmente: “La notizia dell’attentato all’ex presidente Trump è arrivata dopo la mezzanotte e ha tenuto impegnata per tutta la notte parte della direzione del Tg1, a cominciare dal direttore, tre vicedirettori, il capo redattore degli Esteri, Oliviero Bergamini, già corrispondente della sede Rai di New York. L’organizzazione di uno speciale di tre ore e mezza, a partire dalle ore 7 del mattino, ha visto impegnati tutta la redazione Esteri e parte della redazione Cronaca. I collegamenti con ospiti e corrispondenti dalle sedi Rai all’estero sono stati organizzati sui temi di politica internazionale. Come già altre volte accaduto in passato, anche con altre direzioni, la scelta della conduzione di uno Speciale improntato esclusivamente su temi di politica internazionale – nel rispetto dell’autonomia decisionale del direttore sancita dall’articolo 6 del contratto nazionale del lavoro giornalistico – è caduta sulla redazione di competenza. La collega Capparelli, stimata e apprezzata, ha condotto regolarmente il TgLis, spazio di informazione che non poteva essere inglobato nello Speciale (che è cosa diversa dal Tg). L’Usigrai parla di ritorsione, un’accusa infondata e da respingere con forza in ragione del fatto che la scelta della conduzione dello Speciale di 3 ore e mezza è caduta su un capo redattore (Olivero Bergamini) e su un capo servizio-conduttrice della redazione Esteri (Perla di Poppa) già inviata negli Stati Uniti in occasione delle elezioni americane e come sostituzione a copertura della sede di corrispondenza di New York. L’Azienda coglie l’occasione per ringraziare la direzione del Tg1 e la testata tutta per il grande lavoro svolto questa mattina dalle ore 7 alle ore 10.30, a poche ore dall’attentato avvenuto negli Usa”.