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Kate Middleton arriva a Wimbledon sorridente insieme alla piccola Charlotte (video). Intanto William e George volano a Berlino

La principessa non ha fatto mancare il sorriso al quale il suo pubblico è abituato, quello che neanche la diagnosi di cancro ricevuta in gennaio è mai riuscita a togliere da quel volto smagrito e un pò affaticato

E’ meraviglioso essere tornata a Wimbledon” recita il profilo social del principe e della principessa del Galles alle 3, ora di Londra, un’ora dopo l’inizio della finale dei campionati di tennis più amati dagli inglesi.
Kate Middleton non ha deluso i suoi sudditi nè la sua grande passione per il tennis e, come era stato confermato da Kensington Palace ieri sera, in qualità di madrina dell’All-England Lawn Tennis e Croquet Club dal 2016, mezz’ora prima dell’inizio si è presentata a Wimbledon insieme alla piccola Charlotte per la sua seconda apparizione pubblica da gennaio di quest’anno. In giugno di era affacciata dal balcone di Buckingham Palace con la famiglia al completo per celebrare il Trooping the Colour, il compleanno di re Carlo III; oggi ha indossato un abito viola (Safiyaa) per richiamare uno dei tre colori simbolo del campionato e festeggiare lo sport.
La 42enne più amata tra i reali inglesi ha salutato le tenniste che hanno chiuso il trofeo femminile ieri per poi soffermarsi a scambiare qualche parola di rito con alcuni esponenti delle organizzazioni caritatevoli invitate a bordo campo e nelle aree riservate. Kate non ha fatto mancare il sorriso al quale il suo pubblico è abituato, quello che neanche la diagnosi di cancro ricevuta in gennaio è mai riuscita a togliere da quel volto smagrito e un pò affaticato. Charlotte ha seguito la mamma con il suo classico piglio sicuro e ordinato, una treccia e togliere i capelli dal viso mentre procedeva passo passo secondo il copione affidatole, come una perfetta futura testimonial della corona, quella che punta sulle nuove generazioni per sfidare il tempo sognando di sopravvivere indenne a tutte le tempeste che sta attraversando.
La principessa del Galles, accompagnata anche dalla sorella Pippa, ha seguito la finale maschile dal Royal Box per poi premiare lo spagnolo Carlos Alcaraz che, per la seconda volta di seguito, ha trionfato sul campo centrale battendo il serbo Novak Djokovic. Standing ovation all’arrivo a bordo campo per prendere posto e scroscio di applausi quando, accolta dal sole alto sul cielo di Londra Ovest, Kate ha raggiunto il centro del prato per le premiazioni. Djokovic ha accettato il secondo posto omaggiando la principessa con un inchino, Alcaraz ha preso la coppa ed i suoi lunghi complimenti da grande appassionata di questo sport dopo averle dedicato a sua volta una reverenza.
La Spagna si riporta a casa il trofeo più ambito ricevuto dalle mani della principessa che è tornata a splendere in un ruolo che le è stato scritto addosso. Il regno ha bisogno della sua beniamina, la corona ha bisogno di continuare a regalare un sogno ai suoi sudditi e gli sguardi affettuosi della piccola Charlotte verso la mamma di nuovo protagonista della scena pubblica sono esattamente ciò che serve alla causa. Più a sud, nel cuore del continente europeo, William ed il figlio maggiore George sono volati a Berlino per seguire la finale degli Europei e tifare l’Inghilterra che cercherà di tornare in patria con la coppia dovendosela vedere contro la favoritissima Spagna.
La famiglia degli eredi al trono si è divisa per non abbandonare i sudditi nelle loro passioni più grandi ed in cerca di consensi per diffondere un messaggio di ritrovata serenità dopo un inizio di anno funestato dalle diagnosi nefaste del re Carlo III e della principessa del Galles, entrambi in cura per sconfiggere il cancro che li ha colpiti.
E questo messaggio, come da tradizione, passa anche attraverso i segnali non verbali scelti di volta in volta dai reali, come il viola del vestito di Kate che oltre a richiamare i toni della tradizione del torneo di Wimbledon, insieme al verde ed al bianco, incarna valori di serenità e rassicurazione, come a dire: “Siamo in sella, non è finita, ma ci siamo”.