E’ stato il simbolo della lotta per la bonifica della discarica più grande d’Europa. E’ morto a 69 anni Salvatore La Gatta, il sindaco di Bussi sul Tirino: iscritto a Rifondazione Comunista, ex sindacalista della Cisl, era al terzo mandato consecutivo ed era stato eletto per la prima volta nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila. Lottava da tempo con una grave malattia.
La scoperta della discarica di Bussi era avvenuta un paio d’anni prima. La procura di Pescara e i forestali avevano trovato l’enorme quantità di rifiuti industriali interrati, in un terreno di proprietà di Edison, poco a valle rispetto all’industria, proprio alla confluenza tra i due fiumi. Così il sito diventa noto come la discarica abusiva Tre Monti, quella che viene definita “la più grande d’Europa”: 130mila metri cubi di rifiuti in 35mila metri quadrati. La scoperte dell’inquinamento di Bussi aveva dato il via al procedimento penale nei confronti di 19 persone, soprattutto dirigenti e tecnici legati al polo chimico, accusate di disastro ambientale. Il primo grado, nel 2014, è terminato con l’assoluzione degli imputati. Nel secondo grado del 2017, invece, erano state condannate dieci persone. Nel 2018 la Corte di Cassazione aveva ribaltato ancora la sentenza, assolvendo tutti, in sei casi per effetto della prescrizione. Per quanto riguarda la giustizia amministrativa, invece, gli enti pubblici hanno avuto la meglio ed Edison deve pagare la bonifica delle discariche 2A e 2B.
La Gatta, da sindaco, ha affrontato la delicata questione della rigenerazione dei siti e proprio lo scorso 1 luglio, all’agenzia Ansa, aveva fatto il punto della situazione. “I risultati di questi tre anni di bonifica sono innegabili. Per noi è stata una sorpresa. Ci siamo dovuti ricredere”, aveva detto, rimarcando che “rimangono purtroppo fuori la 2A e 2B, per le quali manca piano esecutivo. Il nostro obiettivo è quello non solo di bonificare ma di ridare vita a questo sito”.
Il cordoglio è trasversale. “Con lui – dice il presidente della Regione Marco Marsilio – in questi anni abbiamo combattuto fianco a fianco per bonificare il territorio comunale dalla discarica dei veleni”. “Salvatore – dice il segretario di Rifondazione Maurizio Acerbo – è stato un grande sindaco che ha lavorato con passione, competenza, intelligenza, amore disinteressato al servizio della sua comunità. Per questo è stato eletto tre volte sindaco. Salvatore ha lottato come un leone per la bonifica integrale delle discariche chimiche e per ridare un futuro occupazionale alla sua comunità. Era figlio di quella comunità operaia che aveva pagato un prezzo enorme a quella industria chimica di cui Salvatore conosceva ogni storia. Per una vita, da giovane militante di Lotta Continua, da sindacalista, da punto di riferimento di Rifondazione ha sempre denunciato e scoperchiato tutte le problematiche del polo chimico e difeso i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Tutta la provincia di Pescara gli deve grande riconoscenza. Noi di Rifondazione Comunista perdiamo un compagno insostituibile“. Il funerale martedì 16 luglio alle 10 nella chiesa San Biagio a Bussi sul Tirino.