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Parla l’avvocata di Angelica Schiatti: “Mi sembrava impossibile che Morgan arrivasse a postare una foto davanti casa di lei”

Maria Nirta ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage: "I fatti di questi giorni, ormai, sono su tutte le testate, io le vedo da quattro anni, ma adesso le avete viste tutti"

di F. Q.

Una lunga intervista quella rilasciata da Maria Nirta, avvocata della cantautrice Angelica Schiatti a Fanpage.it. È stata Selvaggia Lucarelli per Il Fatto a raccontare di come per anni la cantante abbia subito minacce e messaggi minatori non solo a lei ma anche al suo compagno Calcutta (Edoardo D’Erme), di come Morgan abbia mandato foto di lei nuda in una chat collettiva su Telegram, di come abbia fatto pedinare lei e il fidanzato. Ultima mossa, una foto scattata a 200 metri da casa di Schiatti: “A me sembrava veramente impossibile che Morgan arrivasse a postare una foto davanti casa di Angelica. Proprio per verificare ed essere sicura di non scrivere cose inesatte – ovviamente mi riservo di far presente al Magistrato queste circostanze – abbiamo effettuato una verifica ed effettivamente quel guardrail è a 100-200 metri da casa di Angelica”, le parole dell’avvocata Nirta.

Sul peso che questo atto potrebbe avere in Tribunale, la risposta è netta: “Io mi occupo di reati di genere ed è chiaro che quando si tratta di fattispecie di questo tipo, i fatti e l’esperienza ci insegnano che nessun segnale deve essere sottovalutato e che tutto deve essere immediatamente posto al vaglio degli inquirenti, della Magistratura, perché si possano sempre assumere le misure per garantire la sicurezza della vittima. Ritengo che sia necessario stare attenti a ogni minimo segnale che possa portare nella direzione di una maggiore tutela della vittima. I fatti di questi giorni, ormai, sono su tutte le testate, io le vedo da quattro anni, ma adesso le avete viste tutti”. Alla domanda su come mai ancora non sia arrivata un’ordinanza restrittiva, Nirta risponde: “Io non me lo spiego, questa bisognerebbe chiederlo alla Magistratura“. I presupposti, aggiunge, “non c’erano per il giudice, però abbiamo una perizia che depone in un’altra direzione. Angelica ed Edoardo, la sera in cui le due persone incaricate da Morgan si sono presentate sotto casa loro – e sappiamo che c’erano arrivate – erano usciti solo da una manciata di minuti per andare a Milano a vedere il concerto di Levante, quindi è stato un caso fortuito che non li abbiano beccati. I fatti dimostrano che una misura cautelare sarebbe stata opportuna o, almeno, una maggiore celerità del procedimento, perché nel silenzio di tutti e anche nell’ignoranza incolpevole di Angelica ed Edoardo, che non potevano pensare quello che invece veniva ordito alle loro spalle, quelle persone avevano l’incarico di occuparsi di loro”.

Il punto che l’avvocata sottolinea è come questi atti siano in essere da anni, tanto che alla domanda sulla partecipazione di Morgan, accusato di stalking, a Ballando con le Stelle, risponde: “All’epoca fummo costretti a scrivere a Ballando con le stelle e la Rai ci ignorò, gli diedero spazio nonostante le nostre due lettere di diffida. La tv pubblica permise a questa persona di criticare il ghosting e così, sempre con fare romantico e poetico disse che il ghosting, cioè il fatto che una persona sparisca e non ti dia spiegazioni, doveva diventare reato. Morgan disse che è normale che una persona innamorata voglia a tutti i costi parlare, spiegare e convincere e che è sbagliato che l’altra persona si sottragga alle spiegazioni… E questa cosa avvenne con tutta la musica romantica di sottofondo. È una delle cose più raccapriccianti che mi sia mai capitato di vedere, perché noi alle vittime di violenza consigliamo sempre di non presentarsi all’ultimo appuntamento, mentre il servizio pubblico ha dato degli input differenti”.

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