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Trump insanguinato e con il pugno chiuso, il proiettile che lo sfiora immortalato in uno scatto: le foto simbolo dell’attentato

Donald Trump con la faccia insanguinata, circondato dagli agenti della sicurezza rotea il pugno chiuso in segno di sfida mentre incita ai suoi alla lotta, urlando per molte volte ‘fight’, combattete. E sullo sfondo una bandiera stelle e strisce che sventola in un limpido cielo d’estate. È una foto ma in poche ore è diventata un’icona, un simbolo. Uno scatto che potrebbe essere l’immagine definitiva di questa campagna elettorale delle presidenziali Usa e, magari, chissà, di un’intera stagione politica.

È stata scattata da Evan Vucci, il responsabile di Ap Image, il dipartimento fotografico della prestigiosa agenzia di stampa americana Associated Press, ed è diventata virale. Vucci è un fotografo arcinoto: nel 2021 vinse il Premio Pulitzer, insieme ad altri colleghi della Ap, per i loro racconti per immagini delle proteste di massa scoppiate in America dopo la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso dagli agenti a Minneapolis nel maggio del 2020.

Ma ci sono anche altre immagini che hanno immortalato la giornata di sabato e che rimarranno nella storia: certamente ha impressionato tutti la foto presa sotto il palco di Trump, sul podio, e a pochi centimetri la scia del proiettile che lo colpirà da lì a qualche frazione di secondo. È stata scattata da Doug Mills, un fotografo che lavora al New York Times da tanti anni e sta coprendo la campagna di Trump.

Ancora, un primissimo piano del tycoon steso a terra con un rivolo di sangue sulla guancia scattato da Anna Moneymaker di Getty Image. Infine l’immagine dell’attentatore, un frame di un video amatoriale che mostra Thomas Matthew Crooks, il ventenne di Bethel Park, accasciato immobile accanto al suo Ar 45 sul tetto di un edificio da dove ha tentato di uccidere Trump, subito dopo essere stato freddato dai cecchini del Secret Service.