“La norma “Salva-Milano”, inserita come emendamento al decreto ‘Salva-Casa’ voluto da Matteo Salvini? Un autentico obbrobrio giuridico, una vera e propria sanatoria a misura di speculatore, che in questi giorni ha visto oltre 50 tra urbanisti e giuristi sottoscrivere una lettera al legislatore per scongiurare un precedente normativo grave”. A denunciarlo il vicecapogruppo M5s alla Camera, Agostino Santillo, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, alla quale ha partecipato anche il giornalista del Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto.
“Il decreto Salva-casa tutela perlopiù chi la casa già ce l’ha. Si occupa di problemi decennali come lo stato di legittimità degli immobili e i cambi di destinazione d’uso, ma che il governo Meloni tratta con gli strumenti legislativi della ‘straordinarietà'”, ha continuato Santillo, accanto alla collega senatrice M5s Elena Sironi. E ancora: “Invece di tutelare gli incolpevoli proprietari, si fanno gli interessi dei grandi costruttori e dei funzionari responsabili delle presunte irregolarità. Qualora la maggioranza dovesse portare avanti questo disegno folle, siamo pronti come M5s a bloccare i lavori della commissione VII alla Camera”, hanno denunciato dal M5s.
“Due sono i rischi. Il primo è quello di un colpo di spugna: di fatto, le illegittimità del passato non lo saranno più. La seconda prospettiva è peggiore: non solo una sanatoria, ma anche la possibilità che le irregolarità del passato valgano anche per il futuro. Gli urbanisti e gli architetti che si sono appellati contro il decreto hanno avvertito come questa norma rischi di essere bocciata dalla Corte costituzionale, in quanto viola la Carta”, ha aggiunto Barbacetto.
Lo stesso giornalista è stato di recente querelato per diffamazione dal comune di Milano, con decisione assunta attraverso una delibera della giunta Sala, per le sue critiche sulla politica urbanistica meneghina: “Non sono mai stato morbido con le amministrazioni, sia di centrodestra che di centrosinistra, ma mai mi era capitato quanto è avvenuto. Qualcosa di inedito, cioè una delibera di giunta di una grande città che decide di portare un singolo giornalista davanti al giudice civile, chiedendo 50mila euro di danni. Se non è questa un’intimidazione, cos’è?”, ha denunciato Barbacetto.