Musica

“Ho perso 130 milioni in 3 secondi, a 12 anni ho visto mia madre a letto con un altro uomo”: le confessioni di Pupo

Aneddoti, storielle, segreti. Tutto quello che non si è mai saputo sul cantante toscano: “Ho una dipendenza dal sesso, ora sto meglio ma è stata dura”

In un’intervista al Corriere della Sera, Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, racconta gli aneddoti e i segreti della sua vita. Dalla dipendenza dal sesso a quella del gioco d’azzardo, dal rifiuto del suo nome d’arte all’amicizia con Gianni Morandi. “Volevo cancellare il mio nome e nel 1992 ci sono riuscito, solo per la settimana di Sanremo. Il mio amico Morandi da un mese mi aveva fatto una testa così: “Devi finirla con questo ca…o di Pupo, basta con quella vocina”. Sul palco Pippo Baudo mi presentò: “Ecco a voi Enzo Ghinazzi”. Vidi gli sguardi perplessi delle persone in prima fila. Sentii distintamente: “Ma chi diavolo è Enzo Ghinazzi?”. “Oh, ma quello è Pupo!”. E compresi di aver fatto la più grande cazzata della mia vita.”

Comincia così il racconto di Pupo in un’intervista al Corriere, dove indaga anche il suo passato turbolento, prima di diventare famoso. “A 12 anni ho visto mia madre a letto con un altro uomo. Ci ho scritto su una canzone, non è mai uscita – rivela il cantante -, ho pensato male di lei all’inizio. La colpa di come sono sentimentalmente è sua. Da grande ho capito, perdonato. Mio padre era il postino del paese, giocava d’azzardo e faceva mancare i soldi alla famiglia, non era facile stargli accanto”. E quando glielo raccontò: “Successe un casino, ma non si sono mai lasciati. Le cose brutte non so tenerle dentro. Anche a dei miei amici ho riferito di aver visto le loro mogli con altri”.

Tra i tanti segreti nella vita del cantante di “Gelato al cioccolato”, anche la dipendenza dal gioco d’azzardo, da cui però è “in sonno”: “Non gioco da anni, una sofferenza pazzesca”. Ma una volta, in aereo, ha giocato per 8 ore e mezza di fila a poker con Gianni Morandi: “quella volta mi ha battuto, ha vinto un milione di lire”, racconta Pupo, che rivela di essergli stato scorretto in un’occasione: “Gli avevo venduto una casa, due giorni dopo trovai un tizio che mi offriva il doppio e l’ho data a lui”. Ma anche tanti soldi persi: “Una volta ho perso 130 milioni in tre secondi a Saint Vincent”, ma il totale non l’ha mai calcolato. “Solo di cene per gli amici ho speso tre milioni di euro”.

Una vita vissuta nel segno dell’eccesso, ma anche da una dipendenza dal sesso: “Ora sto meglio, ma è stata dura. Magari ti prende l’impulso nei momenti più improbabili, che so, mentre stai per cantare a una festa in piazza – racconta il cantante -. Ho anche desiderato la donna di altri. Magari è stato un incontro veloce dietro i camerini mentre lui suonava. Era un mio musicista, non lo ha mai saputo”.

Infine, il rapporto con la moglie, Anna, con cui tra poco festeggerà i 50 anni di matrimonio: “Porto tutta la famiglia a New York”. Ma non Patricia Abati, sua compagna dal 1989, “stiamo insieme da 35 anni, non intende aspettare l’anniversario dei 50, vuole che la porti una settimana in viaggio al più presto, mi toccherà accontentarla. Avere due donne è costoso. In futuro i poliamori saranno sempre più frequenti, io sono stato un pioniere”, conclude Pupo.