Insulti e cinghiate. Sono queste le modalità con le quali un autotrasportatore, questa mattina, lunedì 15 luglio, ha deciso di fare scendere dal cassone del suo tir undici ragazze e un ragazzo appena maggiorenni provenienti dall’Eritrea, che avrebbero tentato in questo modo di passare la frontiera con la Francia. Se i controlli alla frontiera francese negli ultimi mesi sono calati di intensità, comportando un minor numero di persone in stallo al confine di Ventimiglia, resta la militarizzazione dei valichi che porta molti migranti ad affidarsi a passeur. E il passaggio sui camion parcheggiati all’autoporto di Ventimiglia, come raccontato dal Fatto Quotidiano da alcuni anni sono tra i più gettonati tra chi cerca di eludere i controlli della gendarmeria francese.

A riprendere dal suo mezzo l’episodio di questa mattina è stato un autotrasportatore rumeno. Tra le ragazze prese a cinghiate almeno una era in evidente stato di gravidanza. Ora sono provvisoriamente ospitate dalla Caritas Intemelia e, malgrado i controlli e gli ostacoli, è facile immaginare che entro pochi giorni cercheranno di raggiungere la Francia per proseguire il loro progetto migratorio, come in questi anni continuano a fare tutti i migranti che transitano da Ventimiglia.

Le immagini sono scioccanti: il camionista con in mano la cinghia da carico con il terminale in acciaio apre il portellone del tir e fa scendere i migranti, uno alla volta. Appena scendono li colpisce con la frusta improvvisata.

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