“Ho lottato per essere qui e l’ho fatto con la mia famiglia che ha sofferto molto”. Quando parla dei genitori, Nico Williams lo fa con emozione e riconoscenza. Dal Ghana alla Spagna per una bugia: rischiare la propria vita per regalare un futuro migliore ai propri figli. Un viaggio omerico tra Burkina Faso, Mali, Algeria. Quando la madre Maria attraversava il deserto del Sahara – insieme al marito Felix – era incinta del primogenito Iñaki. Quasi fatti prigionieri, un uomo di Pamplona ha ridato speranza a una famiglia rimasta bloccata nell’enclave di Melilla. Quasi 30 anni dopo, Nico è il protagonista assoluto con la sua Spagna a Euro 2024: velocità, assist, dribbling e un gol che fa la storia. Vivere per loro, vincere per il suo Paese. La carriera di Nico Williams non poteva che cominciare così, con il finale più bello. Ma questo, è solo l’inizio.

Alla ricerca di una vita migliore
“In una vacanza a Dubai con tutta la famiglia abbiamo fatto una gita nel deserto. Quando siamo arrivati lì mia madre è scoppiata a piangere, perché diceva che le ricordava tutto ciò che ha sofferto quando era giovane, quando ha attraversato il Sahara. Si ricordava dei piedi scottati dalla sabbia bollente“. Abbandonare tutto da un giorno all’altro in cerca di un qualcosa che assomigli a un futuro, mosso dalla speranza e dalla convinzione di aver fatto la scelta giusta. Maria e Felix lasciano l’Africa sognando l’Inghilterra. Il destino, però, li mette di fronte ad una realtà ben diversa: “Mio padre ha problemi ai piedi per aver dovuto camminare sulla sabbia a 40-50 gradi. Le persone morivano e dovevano seppellirle e continuare a camminare“: la crudeltà del Sahara. Arrivati in Marocco e sul punto di passare la frontiera, i due vengono arrestati dalle autorità locali. Immigrati clandestini e quasi prigionieri. i due vengono bloccati dalle autorità. Per sfuggire alla deportazione, Maria e Felix si spacciano per rifugiati fuggiti dalla guerra in Liberia così da poter ottenere asilo politico.

La persona che ha cambiato la vita alla famiglia Williams
Salvati dalla generosità di uno spagnolo. È stato lo sguardo di un prete cattolico di Bilbao a incrociare la vita della coppia: Iñaki Mardones (che ha battezzato Iñaki Williams ed è stato suo padrino) e un avvocato permettono a Maria e Felix di trovare fissa dimora in Spagna e assistenza per il parto. Dalle case popolari di Pamplona ricomincia la vita della famiglia Williams.

Il legame con il fratello Iñaki: insieme al Bilbao, separati in nazionale
“Non venire alle mie partite, mi emoziono troppo“. Iñaki c’è sempre stato per Nico, come un secondo padre. Dai Paesi Baschi nasce la carriera calcistica dei due fratelli, seguendo le stesse orme. Le giovanili nell’Athletic Bilbao, il breve passaggio al Baskonia e il ritorno al San Mames. Otto anni di differenza tra i due ma stessa squadra: le fasce del club biancorosso sono governate dai due fratelli. Gli stessi che hanno riportato un trofeo alla città – la Copa del Reyquarant’anni dopo l’ultima volta. A differenza di Nico, però, Iñaki ha scelto il Ghana.

Un europeo con la Roja da protagonista
Dominare con stile. Nico Williams segna e vince per il Paese che ha cambiato le sorti della sua famiglia. È il secondo marcatore più giovane nella storia degli Europei a segnare in una finale. Definizione di avercela fatta. Per una storia che parte da molto lontano. Riconoscenza e gratitudine.

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