Mondo

Nuova vittoria legale per Trump. Archiviato il caso delle carte governative spostate nella residenza privata in Florida

Si inclina di qualche altro grado a favore di Trump la strada che porta alla Casa Bianca. La giudice Aileen Cannon ha archiviato il caso della carte segrete a Mar-a-Lago a carico dell’ex presidente dopo la sentenza della Corte Suprema che ha stabilito che i presidenti sono almeno parzialmente immuni da azioni penali per atti ufficiali. Nel caso specifico la giudice ha stabilito che la nomina del procuratore speciale Jack Smith che ha sostenuto le accuse è stata incostituzionale. “Ha violato Appointments Clause (la clausola delle nomine) della Costituzione degli Stati Uniti”, si legge nelle sentenza. È verosimile attendersi un ricorso contro al decisione del team di Smith, in cui potrebbe essere richiesta anche la rimozione della giudice dalla causa. Cannon fu nominata nel 2020 dallo stesso Trump.

“Tutti i casi contro di me dovrebbero essere archiviati”, ha scritto Donald Trump in un post sul suo social media Truth dopo la decisione. “Se vogliamo andare avanti e riunire la nazione dopo gli orribili eventi di sabato, questa archiviazione dovrebbe essere solo il primo passo, seguito rapidamente dall’archiviazione di TUTTA la caccia alle streghe”, ha attaccato il tycoon ribadendo che “il dipartimento di Giustizia democratico ha coordinato tutti questi attacchi politici, che sono un’interferenza elettorale contro l’avversario politico di Joe Biden“. Oggi a Milwaukee, nel Wisconsin, si apre la Convention repubblicana dove Trump dovrebbe annunciare la sua scelta per il vicepresidente in caso di elezione.

Il caso dei documenti classificati fa riferimento al materiale governativo, un centinaio di pratiche, che Trump aveva trasferito nella sua residenza privata di Mar-a-Lago dopo aver lasciato la Casa Bianca nel 2021. Materiale in seguito sequestrato dall’Fbi. Tra le accuse formulate contro l’ex presidente c’erano capi di imputazione come cospirazione per ostacolare la giustizia, occultamento di documenti in un’indagine federale e false dichiarazioni.