Ci sono molte narrazioni sulle opere in corso per il Giubileo della Chiesa Cattolica del 2025 a Roma. Il “Giubileo della speranza”, per il quale “Roma si trasforma”, con tanti interventi “che hanno effetto durevole per il territorio e/o che migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini, completati in tempo utile per lo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo o, in subordine, dei quali, entro il medesimo termine, è assicurata la fruizione anche per stralci funzionali”. Interventi inseriti in un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2023, recentemente aggiornato dove, a sorpresa, sono rimasti alcuni progetti privati che non saranno nemmeno funzionali allo svolgimento del Giubileo.
Il caso più macroscopico – non solo dal punto di vista del Giubileo – è il Progetto del Porto Turistico Crocieristico che la società Fiumicino Waterfront, costituita da Royal Caribbean e Icon Infrastructure, vuole realizzare alla foce sud del Tevere. Un progetto che non sta rispettando la tabella di marcia stabilita dal DPCM del 10 giugno 2023, che avrebbe previsto, al luglio 2024, un’avanzata fase costruttiva, con tanto di dragaggi (quasi 12 metri da scavare per permettere l’approdo dei giganti del mare) completati.
Invece siamo ancora nel pieno della fase procedurale, in corso di Verifica di Impatto Ambientale, procedura che si è aperta nell’autunno 2023 e che si è fermata a inizio 2024, quando, in seguito alle articolate richieste di integrazione della Commissione Tecnica PNRR-PNIEC e del MIC e del MASE, il proponente aveva chiesto una sospensione di vari mesi, per consegnare poi le integrazioni l’11 giugno scorso, lo stesso giorno della pubblicazione del nuovo DPCM.
A questo punto tutto poteva far supporre che il sindaco Gualtieri, Commissario per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025, non fosse altro che per i tempi di realizzazione fuori da ogni possibile utilità giubilare, avrebbe chiesto lo stralcio del Porto privato dall’elenco sottoposto ai suoi poteri speciali, lasciando che la VIA facesse il suo corso e che un intervento dalle numerose contro indicazioni – molte si possono leggere anche nel sottotesto delle richieste di integrazione – fosse affrontato con procedure normali, e con tutto il tempo necessario.
E invece no. Le grandi navi da crociera destinate al nuovo porto di Fiumicino sono rimaste anche nel nuovo DPCM dell’11 giugno 2024, come se in un anno non fosse successo nulla. E invece i Ministeri hanno evidenziato molteplici criticità che appaiono difficilmente superabili. Il proponente, nelle integrazioni rinviate ribadisce lo stesso progetto, senza nessuna modifica risolutiva dei tanti aspetti che anche Carteinregola e i Tavoli del Porto avevano segnalato nelle loro osservazioni.
Aspetti legati alla tutela dell’ambiente, del paesaggio, dei beni culturali, e della qualità della vita dei cittadini, ma anche alla distorsione normativa. Infatti, caso unico in Italia, sarebbe realizzato un Porto strategico di rilevanza internazionale gestito da un privato, fuori dalle regole della legge 84/94 e senza alcuna pianificazione, ampliando una concessione in origine limitata alla realizzazione di un porto turistico.
Martedì 16 luglio dalle 18 alle 19:30 ne parliamo nel webinar “Fiumicino: Gualtieri insiste per il progetto del PORTO PRIVATO TURISTICO E CROCIERISTICO” Gli sviluppi della Valutazione di Impatto Ambientale e le osservazioni delle associazioni– a cura di Carteinregola e Tavoli del Porto – sulle pagine FB e youtube di Carteinregola con Anna Maria Bianchi, Clarice Marsano, Daniela Rizzo, Pietro Spirito, Carteinregola; David Di Bianco e Jordan Carducci Tavoli del Porto; Pietro Centorrino Scienza Radicata; Anna Longo Italia Nostra litorale, Stefano Zuppello VAS (Verdi Ambiente Società)
https://www.youtube.com/@carteinregola135/streams