I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato tra domenica sera e lunedì i corpi dei giovani uomini dispersi dopo essersi tuffati nel fiume Brenta, nel Padovano. Secondo il Corriere del Veneto il primo a essere trovato, domenica sera alle 22:40, è stato il cadavere del romeno 29enne Stefan Bodgan Cristoiu, che si era tuffato cercando invano di salvare il 23enne cingalese Ramesh Ganegedara, in difficoltà per la corrente. Il corpo giaceva a 4 metri di profondità, leggermente a monte del punto in cui i testimoni lo avevano visto scomparire. In quel punto – anche a causa di uno sbarramento idraulico più a monte – si configura una specie di conca che tende a far tornare la corrente a ritroso. Lunedì mattina alle 11:25 il recupero della seconda vittima. Sul posto hanno operato, oltre ai sommozzatori, l’elicottero Drago 154 e in nucleo Sapr per le ricerche dall’alto, il personale Tas (Topografia applicata al soccorso), l’imbarcazione fluviale Hidra dotata di ecoscandaglio, operatori del nucleo Speleo Alpino Fluviale e del distaccamento di Cittadella (Padova).
L’uomo e il giovane erano stati visti scompaire nel fiume quando erano entrati in acqua per recuperare un pallone. La salma è stata recuperata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per il riconoscimento.