Cronaca

Sanità, in Liguria il numero per prenotare gli esami diventa a pagamento. Orlando: “Grave, penalizza gli anziani”. I totiani: “Costo inutile”

In Liguria, una delle regioni con la sanità più disastrata d’Italia, dal 1° agosto il numero unico per le prenotazioni di esami e prestazioni con il servizio sanitario nazionale diventerà a pagamento. La scelta, giustificata dalla Regione con un risparmio di circa due milioni di euro l’anno, ha innescato già nei giorni scorsi una furiosa […]

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In Liguria, una delle regioni con la sanità più disastrata d’Italia, dal 1° agosto il numero unico per le prenotazioni di esami e prestazioni con il servizio sanitario nazionale diventerà a pagamento. La scelta, giustificata dalla Regione con un risparmio di circa due milioni di euro l’anno, ha innescato già nei giorni scorsi una furiosa polemica delle opposizioni, che accusano la giunta di penalizzare gli anziani (la popolazione ligure ha l’età media più alta d’Italia). Al tema, domenica, ha dedicato un video anche il deputato Pd ed ex ministro Andrea Orlando, originario di La Spezia, considerato il più probabile candidato alla presidenza regionale per il centrosinistra se e quando Giovanni Totiil governatore ai domiciliari dal 7 maggio scorso con l’accusa di corruzione – deciderà di dimettersi. “Mentre attorno alla casa di Ameglia (dove Toti è ristretto in custodia cautelare, ndr) si muovono esponenti politici, si incrociano messaggi trasversali, si discute del futuro personale dei protagonisti del centrodestra, succede una cosa che rischia di passare un po’ sotto silenzio, anzi è già successo”, esordisce Orlando. “Nei giorni scorsi è stato messo a pagamento il numero con il quale si potevano fare le prenotazioni telefoniche per le visite della sanità in Liguria. È un fatto grave, sbagliato, perché la nostra è una regione anziana, sono molte le persone che non sanno usare adeguatamente i mezzi tecnologici e spesso sono le stesse persone che rinunciano a curarsi perché non hanno le risorse, quando gli si dà una visita a sette, otto mesi e non possono aspettare per rivolgersi alla sanità privata”, argomenta. Secondo l’ex ministro, le vittime della decisione della giunta sono proprio “le persone più deboli, più fragili, con meno strumenti e che avendo difficoltà spesso legate all’età si trovano in una condizione di non poter usare la rete: un segnale che la dice lunga su qual è l’attenzione della Regione in questo momento rispetto alle difficoltà di una parte dei liguri”, attacca.

Dal Movimento 5 stelle, nei giorni scorsi, il senatore genovese Luca Pirondini aveva già definito la decisione “inqualificabile“: “Crediamo sarebbe stato molto più corretto sforbiciare prima di tutto le voci superflue oltre che vergognose come la costosissima macchina comunicativa di un presidente agli arresti domiciliari, anziché sacrificare il numero verde gratuito che per molti anziani era una certezza oltre che un servizio conosciuto. Si conferma quanto diciamo da tempo: il palazzo è sempre più distante dalle esigenze reali dei cittadini”. Un attacco a cui la lista Toti in Consiglio regionale aveva risposto con un excursus sulle tariffe telefoniche: “Solo il senatore Pirondini, con la sua mentalità regressista tipica dei Cinque Stelle, può essere rimasto a un’epoca in cui una telefonata si paga con scatto alla risposta e costi a minuto. Oggi ormai tutte le compagnie offrono tariffe flat, con un abbonamento mensile comprensivo di chiamate illimitate o quasi ai numeri fissi. Diverse regioni d’Italia, indipendentemente dal “colore” della coalizione che amministra, hanno già eliminato i numeri verdi che rappresentano soltanto un pesante costo, cioè risorse sottratte al servizio sanitario locale”. Inoltre, scrive la lista Toti, “Regione Liguria sta isostenendo sempre più la diffusione della appSalute Simplex” dalla quale si può accedere a ogni tipo di servizio, Cup compreso”. Una tesi che però non convince nemmeno il capogruppo Pd in Regione Luca Garibaldi: eliminare il numero verde, afferma, è una “soluzione offensiva, così come offensiva è la risposta della giunta che consiglia di prenotare gli esami sull’app, nella regione più anziana d’Europa. Non pensavo ci fosse l’obbligo di avere uno smartphone per potersi curare in Liguria. Il numero verde costava circa un milione all’anno, più o meno quanto è costato il giro per il mondo del mortaio per il pesto (una costosa iniziativa promozionale voluta dalla giunta Toti, ndr) o l’app che nessuno scarica”.