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Zelensky chiede la partecipazione di Mosca al prossimo summit sulla pace: “Ci siano rappresentanti russi”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che sta preparando un secondo vertice di pace al quale potrebbe essere rappresentata anche la Russia. Il primo di summit organizzato da Kiev, che si è svolto il mese scorso in Svizzera, ha visto l’assenza di Mosca e anche di Pechino. Si è risolto senza risultati concreti. “Credo […]

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che sta preparando un secondo vertice di pace al quale potrebbe essere rappresentata anche la Russia. Il primo di summit organizzato da Kiev, che si è svolto il mese scorso in Svizzera, ha visto l’assenza di Mosca e anche di Pechino. Si è risolto senza risultati concreti. “Credo che debbano esserci rappresentanti russi al secondo summit”, ha detto Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, dimostrandosi favorevole quindi alla presenza al tavolo della controparte. Il vertice, ha auspicato il presidente ucraino, potrebbe tenersi nel prossimo mese di novembre.

“Il dialogo tra tutte le parti è necessario per porre fine alla guerra”: era una della dichiarazione finale del vertice di Lucerna. Già a giugno l’Ucraina, per bocca del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, aveva aperto alla partecipazione di Mosca: “Il prossimo summit dovrebbe portare alla fine della guerra e abbiamo bisogno che l’altra parte sia al tavolo”, aveva detto Kuleba. Anche se un ruolo cruciale potrebbe svolgerlo la Cina, principale partner oggi della Russia di Vladimir Putin, che aveva disertato il summit svizzero. Un mese fa Kuleba aveva aggiunto: “Il nostro compito è portare l’Ucraina al prossimo summit il più forte possibile”.

E su questo concetto ha insistito ancora Zelensky: nella conferenza stampa ha affermato che l’Ucraina ha bisogno di 25 sistemi di difesa aerea Patriot per coprire completamente i cieli sopra l’Ucraina. “Dal punto di vista della nostra difesa aerea, per coprire completamente l’Ucraina abbiamo bisogno di 25 sistemi. In questo modo, il cielo dell’Ucraina sarà completamente chiuso“, ha detto. Poi il presidente ucraino ha affermato che la campagna di mobilitazione in Ucraina sta procedendo secondo i piani, ma non ci sono abbastanza basi di addestramento. “I militari dicono che tutto sta andando secondo i loro piani. Per quanto riguarda i siti di addestramento, non ce ne sono abbastanza”, ha affermato. Quanto alla possibilità di ampliarli, “l’espansione è già in corso” e la formazione all’estero “è una delle soluzioni dell’accordo bilaterale con la Polonia“.

Allo stesso tempo, Zelenksy ha voluto mostrare ottimismo, sia rispetto alla situazione al fronte sia rispetto ai rapporti con l’Occidente. “Tutti gli esperti ammettono che l’offensiva russa su Kharkiv è fallita. E’ stata fermata dai nostri soldati e da armi appropriate“, ha affermato il presidente di fronte ai giornalisti ucraini a Kiev. Poi Zelensky ha affermato che l’Ucraina è pronta a collaborare con qualsiasi forza politica negli Stati Uniti, compreso il Partito Repubblicano, se salirà al potere. “Penso che se Donald Trump diventerà presidente, allora lavoreremo. Non ho paura di questo”, ha detto. Zelensky ha osservato che ci sono posizioni diverse tra i repubblicani, comprese “quelle più di destra e radicali”. “Ma voglio dirvi che la maggioranza del Partito repubblicano sostiene l’Ucraina e il popolo ucraino”, ha concluso.