Il presidente della Fpi Flavio D’Ambrosi: "Che la terra ti sia lieve, Giovane Campione"
Erano cresciuti insieme, amici inseparabili, i quattro giovani che la sabato scorso hanno perso la vita in un incidente stradale nella frazione Passo Eclano del comune di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino. Roy Antony Ciampa, Mattia Ciminiera, Francesco Di Chiara, tutti di 21 anni, e Bilal Boussadra, 18 anni. Appena maggiorenne, già una promessa del pugilato: nel giugno scorso aveva vinto il Campionato italiano élite Under 22 disputatosi a Mondovì.
Bilal, di origini marocchine, era diventato cittadino italiano alcuni mesi fa al compimento dei 18 anni: il padre, venditore ambulante, e la moglie da tempo risiedevano nella frazione del comune irpino. Il ragazzo frequentava il Liceo Scientifico di Sturno. “Impegnandoti al massimo hai raggiunto anche questa vittoria. Complimenti a te anche quest’anno hai dimostrato il valore e lo spirito di un vero fuoriclasse”, scriveva l’Irpinia pro ring boxing team Froncillo celebrando la conquista del titolo tricolore. E lo stesso Bilal, intervistato, sottolineava quanto il suo impegno e i suoi sacrifici negli allenamenti lo avessero ripagato: “Adesso comincia il mio sogno azzurro!”.
Un sogno spezzato durante una gita in auto a una gelateria della zona. “A 19 anni si deve vivere, ridere e boxare, non morire. Che la terra ti sia lieve, Giovane Campione”, ha scritto sui social della federazione pugilistica italiana, il presidente della Fpi Flavio D’Ambrosi, ricordando Bilal Boussadra. “Ti ho conosciuto – le parole di D’Ambrosi – durante un evento a Napoli e premiandoti ho letto nei tuoi occhi quello straordinario amore per la vita che è proprio dei giovani”.