Crime

Caso Orlandi-Gregori, “io interrogato solo 30 anni dopo la scomparsa di Mirella”: le incongruenze del marito di Sonia De Vito in commissione di inchiesta

Ecco chi è Fabio De Rosa e soprattutto perché è stato chiamato a testimoniare dalla bicamerale d’inchiesta

“Era un sabato e io il sabato stavo in cantiere fino alle cinque. Andavo al bar, stavo lì per il totocalcio e poi andavamo via”: Fabio De Rosa sembra ricordare tutto come fosse ieri e invece sono trascorsi 41 anni da quando Mirella Gregori, la 15enne di via Nomentana, è stata inghiottita dal nulla in quel pomeriggio romano del 7 maggio del 1983. È il sito di informazione di Fanpage a riportare le sue dichiarazioni di questa mattina, rese alla commissione parlamentare di inchiesta che indaga sulle misteriose scomparse, avvenute a poche settimane di distanza, di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. Ma occorre spiegare chi sia De Rosa e soprattutto perché è stato chiamato a testimoniare dalla bicamerale d’inchiesta.

Fabio De Rosa
All’epoca della scomparsa di Mirella, Fabio era il fidanzato (ed è l’attuale marito) di Sonia De Vito, l’amica del cuore di Mirella nonché figlia dei proprietari del bar in via Nomentana, a due passi dal portone di casa dei Gregori. Mirella, lo ricordiamo, andò via da casa per “dieci minuti” che poi sono diventati tragicamente interminabili, quel sabato pomeriggio intorno alle tre, dopo che un suo compagno delle medie, tale Alessandro, le citofonò per chiederle di incontrarsi alla statua del bersagliere a Porta Pia. O almeno è ciò che la ragazza disse a sua madre. Prima di scomparire nel nulla, Mirella fece tappa al bar di Sonia e ci rimase per circa 15 minuti in cui si appartò con l’amica, come ha raccontato a FqMagazine tempo fa la sorella di Mirella, Maria Antonietta Gregori. Interrogata dagli inquirenti, Sonia disse le stesse parole che rilasciò a Maria Antonietta: Mirella le aveva detto che sarebbe andata a suonare la chitarra a Villa Torlonia. Eppure, una volta uscita dal bar, andò a destra verso porta Pia e non a sinistra, come dichiarato dal dipendente del bar Giuseppe Calì alla commissione, pochi giorni fa.

Una storia in cui di chiaro c’è ben poco ma qual è il ruolo di Fabio in questo scenario? A tirarlo in ballo, furono le dichiarazioni rese agli inquirenti di un’amica di Mirella riportate e trasmesse durante l’ultima puntata de programma Chi l’ha visto. In base a quanto emerso durante il programma, quest’amica dichiarò che “Fabio aveva fatto delle avances a Mirella” ma il ragazzo all’epoca negò e su di lui non c’è stato più nessun sospetto. Oggi dichiara: “Quel 7 maggio quando sono arrivato erano già passate la mamma di Mirella Gregori e la sorella Maria Antonietta a chiedere di Mirella”.

Eppure queste dichiarazioni non avrebbero trovato riscontro con le quelle rilasciate all’epoca, quando aveva spiegato di essere passato al bar intorno alle 15. Nel corso del suo intervento il presidente della commissione Andrea De Priamo ha fatto notare a De Rosa questa incongruenza: “È quanto ha riferito al giudice istruttore Ilario Martella, nella qualità di testimone durante l’interrogatorio del 16 ottobre 1986”. Ma De Rosa ha replicato dicendo di non aver mai rilasciato alcuna dichiarazione. “Assolutamente no – ha sentenziato –, non credo che Martella mi abbia mai interrogato. Non sono mai stato ascoltato dal giudice. Sono stato chiamato a parlare soltanto trenta anni dopo dai giudici Maisto e Capaldo. Io non sono stato mai interrogato da nessun altro”, ha ribadito prima di rammentare di essere stato all’epoca al comando dei carabinieri di via in Selci. “Non indagarono abbastanza”, ha aggiunto il marito di Sonia De Vito –, potrebbe essere successo qualcosa nel condominio in cui viveva Mirella. Ma non mi sono mai spiegato come sia stato possibile non indagare anche lì“. (fonte: Fanpage). Il giudice Ilario Martella ha già rilasciato le sue dichiarazioni, nei giorni scorsi, alla commissione bicamerale d’inchiesta ma la sua audizione è stata secretata.