Calcio

“Insulti razzisti a Hwang Hee-chan”, poi un pugno in faccia: caos durante l’amichevole col Como, il Wolverhampton scrive alla Uefa

Insulti razzisti all’attaccante sudcoreano del Wolverhampton Hwang Heechan nell’amichevole precampionato a Marbella, in Spagna, contro il Como (terminata 1-0 in favore degli inglesi). Il club di Premier League e l’allenatore Gary O’Neil hanno denunciato i fatti accaduti con un comunicato ufficiale. L’episodio si sarebbe verificato a metà del secondo tempo: successivamente, il centravanti Daniel Podence è stato espulso dopo aver sferrato un pugno all’avversario nel tentativo di “difendere” il proprio compagno di squadra. “Channy (Hee-chan ndr) ha sentito un commento razzista, il che è davvero deludente. Gli ho chiesto se volesse abbandonare il campo” ha dichiarato O’Neil al termine della gara. Il sudcoreano, invece, ha voluto proseguire fino al fischio finale. Il Wolverhampton, nel frattempo, ha sostenuto che presenterà un reclamo formale alla UEFA, aggiungendo che il club inglese condanna il razzismo in ogni sua forma. Poco dopo, il Como ha voluto rispondere alle accuse sostenendo di essere “delusi dal fatto che la reazione di alcuni giocatori del Wolves abbia visto l’incidente gonfiarsi a dismisura” perché l’insulto non sarebbe stato intenzionalmente denigratorio.

Insulti razzisti a Hee-chan: non è la prima volta
Come due anni fa. Hwang Hee-chan era già stato vittima di abusi discriminatori nel 2022, sempre in un’amichevole precampionato, contro l’SC Farense (club portoghese) all’Estadio Algarve. In quell’occasione, il sudcoreano era stato preso di mira – da dietro la porta – mentre si stava apprestando a battere il calcio di rigore. Anche in quella circostanza, i Wolves denunciarono i fatti con una nota ufficiale sul proprio sito.

O’Neil: “Channy avrà il nostro supporto”
“È davvero deludente che sia successo: dobbiamo parlarne, non è l’ideale e cose del genere non dovrebbero esserci. Sono orgoglioso del fatto che abbia voluto continuare e mettere la sua squadra al primo posto in un momento difficile per lui”. Queste le parole di Gary O’Neil nel postpartita. “Channy starà bene, avrà il nostro pieno supporto. Ovviamente, quando un incidente del genere accade in una partita, è la prima cosa di cui discutiamo“.

Il Como risponde: “Il nostro giocatore non ha detto nulla di intenzionalmente denigratorio”
“Il nostro club non tollera il razzismo e ne condanna ogni forma nel modo più assoluto”. Si apre così la nota ufficiale del club biancoblù di Mirwan Suwarso, rappresentante ufficiale della proprietà. “Abbiamo parlato con il difensore in questione per capire cosa è stato detto. Egli ci ha riferito che il commento che ha fatto, rivolgendosi a un suo compagno di difesa, è stato: ‘Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan’. Per quanto riguarda il nostro club, il nostro giocatore non ha detto nulla di intenzionalmente denigratorio. Siamo delusi dal fatto che la reazione di alcuni giocatori del Wolves abbia visto l’incidente gonfiarsi a dismisura“.