A Soveria Mannelli, paesino adagiato sulle pendici della pre-Sila catanzarese, è tutto pronto per la seconda edizione del Festival del Lamento, rassegna culturale che attorno al tema del lamento richiama da ogni parte d’Italia e della Calabria giornalisti, musicisti, artisti, scrittori, attivisti. “Non c’è niente” è la frase più pronunciata da queste parti, il lamento più ricorrente in questo angolo d’Italia. “NONC’ÈNIENTE“, tutto attaccato come se fosse un sospiro unico, è il tema che DEDA, Associazione di promozione sociale che organizza il Festival, ha scelto per l’edizione estiva 2024. “Nonc’èniente” da fare, “Nonc’èniente” per i giovani, “Nonc’èniente” in questo paese, “Nonc’èniente” in Calabria. Ma sarà vero o è tutta una balla?
“Proviamo a capirci qualcosa dall’1 al 4 agosto a Soveria Mannelli, nel bel mezzo della Calabria – dice Gaetano Moraca, ideatore del Festival del Lamento – insieme ai nostri ospiti e agli abitanti del paese, senza i quali il Festival non avrebbe motivo di essere. Ovviamente non è detto che ci riusciamo, perché capirci qualcosa in questo periodo storico è parecchio difficile. Però facciamo un tentativo, mal che vada passiamo un po’ di tempo a lamentarci tutti insieme, tra un genere di conforto e un altro”.
Il Festival del Lamento elogia e prende in giro una delle caratteristiche dei calabresi – ma a ben veder di ogni essere umano – cercando di superarla attraverso la condivisione pubblica dei lamenti privati e l’aggregazione comunitaria. La giornata inaugurale, infatti, vedrà protagonisti gli abitanti di Soveria Mannelli e tutti coloro che vorranno unirsi a loro. Guidati dalle mani esperte delle custodi delle tradizioni locali, si terrà un laboratorio di pasta fatta a mano che si concluderà con una cena all’insegna della convivialità: del resto quale momento migliore per condividere i propri lamenti se non mentre si cucina e si gusta insieme del buon cibo?
Gli ospiti
Il 2 agosto alle 18:30 la giornalista Annarosa Macrì, che curando la posta dei lettori del Quotidiano del Sud è diventata la depositaria dei lamenti di un’intera regione, dialogherà con alcune realtà calabresi impegnate sul territorio, come il Collettivo Peppe Valarioti, l’Associazione Gynestra e l’Associazione Gulìa Urbana. Alle 21:30 è previsto lo spettacolo di stand-up comedy di Monir Ghassem dal titolo Articolo 1, incentrato sul beffardo rapporto tra i millennials e il mondo del lavoro, causa di non pochi lamenti.
Il 3 agosto alle 18:30 sarà la volta di Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage.it e scrittore, che a partire dal suo libro Il generale al contrario (edito da People Pub) cerca di spiegare perché le idee del generale più famoso e letto d’Italia non rappresentano il nostro Paese, smontando pezzo per pezzo le sue dichiarazioni.
Dopo cena sarà proiettato il documentario Semidei, presentato alle Giornate degli Autori dell’80esimo festival di Venezia, alla presenza del regista Fabio Mollo, autore della pellicola insieme ad Alessandra Cataleta. Ripercorrendo la storia del ritrovamento dei Bronzi di Riace, il documentario racconta di una Calabria incredibilmente multiforme e accogliente, non solo dedita al lamento. Perché i Bronzi incarnano i desideri di futuro, di pace e di bellezza che animano da sempre il genere umano.
Il live set di chiusura con Sarafine
La serata finale del Festival del Lamento 2024 (4 agosto, alle 22, Piazza Bonini) sarà infiammata dal live set di Sarafine, musicista e vincitrice dell’ultimo X Factor, che qualche anno fa ha smesso di lamentarsi del suo lavoro nella fiscalità e si è dedicata solo alla musica.
Info
Festival del Lamento | NONC’ÈNIENTE
Dove | Soveria Mannelli – Catanzaro
Quando | 1.8.2024-4.8.2024
Web | www.festivaldellamento.it
Social | Ig @festivaldellamento