Politica

Non solo 7,5 miliardi per 24 nuovi Eurofighter, adesso il governo vuole mettere 700 milioni per i missili degli F-35

“La corsa al riarmo di Meloni e Crosetto non conosce pause”. È quanto denunciano i capigruppo del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Difesa di Senato e Camera, Bruno Marton e Marco Pellegrini. I parlamentari, infatti, rendono noto il nuovo atto del governo arrivato in Parlamento: si tratta della richiesta di via libera per acquistare bombe […]

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“La corsa al riarmo di Meloni e Crosetto non conosce pause”. È quanto denunciano i capigruppo del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Difesa di Senato e Camera, Bruno Marton e Marco Pellegrini. I parlamentari, infatti, rendono noto il nuovo atto del governo arrivato in Parlamento: si tratta della richiesta di via libera per acquistare bombe e missili per armare i cacciabombardieri F-35, per un costo di quasi 700 milioni di euro.

Tutto questo avviene in contemporanea alla richiesta di acquisto – per 7,5 miliardi di euro – di 24 nuovi caccia Eurofighter Typhoon e con altri programmi per la flotta navale della Marina Militare. Per quanto riguarda i nuovi armamenti per gli F-35, i parlamentare del M5s sottolineano che si tratta “di missili aria-aria che costano da centinaia di migliaia di euro l’uno fino a tre milioni di euro l’uno e di bombe aeree che pesano fino a mezza tonnellata l’una e hanno un potenziale distruttivo devastante, quelle usate da Israele su Gaza per intenderci”.

Nella bozza di decreto ministeriale, all’esame delle Commissioni (che hanno tempo per esprimere il parere fino al 13 agosto), si legge che “il programma di armamento, in cooperazione internazionale, ha lo scopo di dotare il Paese di un sistema d’arma aeronautico di 5a generazione“, con l’obiettivo di “fronteggiare efficacemente la crescente complessità degli attuali e futuri scenari operativi“. “Il programma, di presumibile avvio nel 2024, è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di durata complessiva ipotizzata di 14 anni (2024-2037)”, si legge ancora.

Il Movimento 5 Stelle annuncia già il voto contrario “per una spesa – spiegano – che corrisponde al taglio del governo ai progetti del Pnrr sulla sanità pubblica“. “Con queste nuove richieste sale a quasi 35 miliardi l’onere pluriennale dei programmi militari che Crosetto ha sottoposto al Parlamento da inizio legislatura, di cui quasi 23 miliardi si spesa in nuovi armamenti“, concludono Bruno Marton e Marco Pellegrini.