Mini rivoluzione o quasi in arrivo a Roma per il settore taxi. Con due delibere il Campidoglio metterà a bando nuove: mille in più. Ma anche le tariffe ritoccate verso l’alto. Al momento sono 7.800 le licenze che permettono alle auto bianche di circolare portando passeggeri. Il prossimo passaggio dell’amministrazione del sindaco Gualtieri sarà l’aumento degli Ncc (noleggi con conducente), 2.000 nuove autorizzazioni: non se ne rilasciano dal 1993. “I taxi sono troppo pochi, ne servono al più presto di più per evitare le scene di file interminabili a cui stiamo assistendo” dice il primo cittadino.

Autisti che, come riporta l’Ansa, hanno accolto però la novità con una certa freddezza: solo la Cgil, in consulta, ha dato la sua approvazione; le altre sigle, come Uritaxi, si sono astenute mentre l’Ugl ha votato contro come riporta l’Ansa. Gli autisti chiedevano una maggiore progressività nell’introduzione delle licenze – che invece arriveranno tutte assieme – ma anche uno ‘sforzo’ in più sul ritocco delle tariffe. “Un aumento dovuto, per legge. Vanno aumentate del 15% ma in alcuni casi, in accordo con le categorie, non abbiamo superato questa soglia. È stata superata soltanto per la tratta per Ciampino” spiega l’’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè

Licenze che arriva, tariffa che va. Il nuovo tariffario prevede uno scatto iniziale al tassametro da 3 a 3,50 euro nei giorni feriali diurni e passa da 7 a 7,50 euro la notte, dalle 22 alle 6. Viene introdotta la corsa minima da 9 euro. Salgono da 50 a 55 euro e da 31 a 40 euro le tariffe minime, rispettivamente dall’Aeroporto di Fiumicino e da quello di Ciampino per arrivare all’interno delle Mura Aureliane (35 e 25 euro la corsa minima per destinazioni fuori dalle Mura). Sale dal 10 al 15% lo sconto per le donne che cercano un taxi per spostarsi di notte, resta al 10 quello per chi deve andare all’ospedale o per chi sta uscendo da una discoteca e non se la sente di guidare, mentre viene introdotto uno sconto del 10% per gli over 70.

Il passo avanti sui taxi è uno degli elementi delle strategie sui trasporti del Campidoglio: “Oggi vediamo la luce in fondo al tunnel” ha detto Gualtieri all’evento nell’ex deposito Atac di San Paolo. Di fronte a lui due tram: una vettura storica degli anni ’20 e il modello di uno dei nuovi treni in arrivo: passato e futuro. Il sindaco ha rivendicato di aver comprato più di mille bus, di cui 400 già in strada, e poi 121 tram (i primi in strada tra un anno) e 53 treni della metro: “Un rifacimento completo dell’armamento”. Via anche alla costruzione del Grab, il ‘Raccordo anulare delle biciclette‘: i primi due lotti saranno pronti per il Giubileo. “Abbiamo tempi sicuri, incardinati e finanziati – ha aggiunto Gualtieri – Abbiamo messo in campo per 10 anni 10 miliardi per gli investimenti, un miliardo l’anno: nei precedenti anni furono meno di 100 milioni l’anno”. Ora bisogna continuare così – l’appello al governo – perché a Roma servono 20 miliardi da qui al 2040, e un incremento tra i 120 e i 180 milioni del Fondo Nazionale trasporti. “I cantieri – ha sottolineato infine – provocano disagi, ma noi abbiamo deciso di prendere la situazione per i capelli. O facevamo la cura da cavallo o il tpl di Roma sarebbe collassato”.

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