Se la stagione 2023/2024 si fosse fermata a maggio, senza Europei e Copa America, di dubbi ce ne sarebbero stati pochi: il Pallone d’oro 2024 sarebbe stata una partita a due tra Vinicius e Bellingham, tutta interna al Real Madrid insomma. Protagonisti della quindicesima Champions vinta dalle Merengues, in una stagione che ha portato anche alla vittoria del 36esimo titolo spagnolo e della 13esima Supercoppa di Spagna.
Avrebbe meritato di correre con loro a pieno titolo pure Dani Carvajal, anche con diverse chances di vincere se si misurasse effettivamente l’impatto avuto nelle vittorie del Real: mostruoso quello del capitano, ad esempio nella doppia sfida contro il Manchester City (e in particolare nell’assedio del ritorno). Ma si sa, attaccanti e fantasisti sono più appariscenti dei difensori e dribbling e magie (anche giustamente) valgono di più, nella composizione della classifica di France Fotball, della leadership di uno come Carvajal.
È un anno “pari” però, con Copa America ed Europei che vanno a scompigliare gli equilibri creati dalla stagione dei club. L’Europeo di Bellingham, per quanto l’Inghilterra sia arrivata in finale, è stato negativo. La Copa America del Brasile invece è stata pessima, per quanto Vinicius sia stato uno dei meno peggio. L’ha vinta l’Argentina la manifestazione, ancora, e questo potrebbe addirittura portare Leo Messi a vincere il suo nono trofeo a quindici anni di distanza dalla prima volta: alcuni strameritati, altri molto meno. Vincesse anche l’edizione del 2024 forse sarebbe un trofeo da ascrivere alla seconda categoria, visto che i protagonisti della vittoria della Seleccion sono stati altri.
Lautaro Martinez ad esempio, che tra il 2022 e il 2024 è stato vicecampione d’Europa con l’Inter, ha vinto un Mondiale, uno Scudetto, la Coppa Campioni Conmebol Uefa, la Copa America da capocannoniere e segnando il gol decisivo in finale. In corsa per il trofeo c’è pure lui.
E poi ci sono gli Europei, con la vittoria della Spagna che ha giocato di gran lunga il miglior calcio della manifestazione: c’è dentro Dani Carvajal, che oltre alla Champions e allo Scudetto ha vinto pure la competizione con le Furie Rosse facendo en plein di trofei, dunque. C’è Lamine Yamal, splendido nel corso della manifestazione, nominato miglior giovane della competizione, visto che a 17 anni compiuti proprio mentre si giocava in Germania è evidentemente un fenomeno: ne vincerà parecchi a giudicare da quel che ha nelle gambe e nella testa, ma forse è acerbo per aggiudicarsi l’edizione 2024.
Resta Rodri: dal 2022 ad oggi ha portato il City a vincere la Champions, tre Premier, un Mondiale per Club e l’Europeo con la Spagna, figurando più o meno in tutte le competizioni elencate come “miglior giocatore del torneo”. Quello fondamentale per le sue squadre vista l’intelligenza tattica superiore al resto dei colleghi, il destro meraviglioso e la capacità quasi mistica di comparire dove c’è bisogno di lui. Miglior calciatore di tutte le manifestazioni in cui gioca dunque, probabilmente perché è proprio lui, Rodrigo Hernandez Cascante da Villanueva de la Canada il miglior calciatore al mondo in questo momento. Quello che più degli altri merita il Pallone d’Oro 2024.