Salvini ha un vantaggio sulla Meloni: ha la libertà di uno che è totalmente irresponsabile, anche nei confronti della Lega, visto che ha preso un suo codice di sopravvivenza, anche efficace. E quindi puoi sempre pensare che a un certo punto lui ti colpisca d’infilata”. Sono le parole pronunciate a In Onda (La7) da Pier Luigi Bersani sulla figura del leader della Lega, Matteo Salvini, analizzando le differenze tra lui e la presidente del Consiglio, sulla quale osserva: “La Meloni la si capisce quando per esempio, a proposito dell’inchiesta di Fanpage, manda ai suoi la letterina con cui li invita a fare i bravi, perché ‘tanto quel problema l’abbiamo risolto da decenni’. Ma se l’hai risolto – continua – non c’è bisogno di scrivere la letterina, saranno 4 goliardi. Qui il ripensamento della Meloni non può essere votare la von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea o astenersi. Qui ci vuole un nuovo pensiero, uno strappo, un po’ di sofferenza, perché altrimenti resta vero che lei non può venir via da lì. Non si tratta di tagliar dei rami ma di tagliare le radici. Si può fare ma richiede un po’ di dolore”.

L’altro tema affrontato riguarda la candidata designata alla presidenza della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in questi giorni a caccia di voti in vista del voto di domani. Bersani invita la politica tedesca a decidersi sulla linea: “Sono mesi che c’è questo balletto di trattative. È ora di dire come stanno le cose: la von der Leyen vuole stare coi Verdi o con la Meloni? Ce lo dica per favore”.
E torna sulla leader di Fratelli d’Italia di cui evidenzia l’ambiguità e l’inconsistenza anche in ambito europeo: “In Italia c’è una bolla di propaganda che fa veramente ridere, perché fino a 2 mesi fa avevamo raffigurato la Meloni come quella che dirigeva il traffico sia della commissione von der Leyen, sia della destra europea. E invece è totalmente ai margini di tutto questo. Orban può fare l’Orban perché fa la contro-Europa: è per un democrazia illiberale, cerca di stare con Putin, si prende i giornali e le tv. La Meloni, invece, che è in un corso problematico di legittimazione storica, non ha quei margini lì”.

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