Le chiavi. Quelle trovate nel covo di Matteo Messina Denaro, ma anche quelle rinvenute in possesso suoi fiancheggiatori. Le verifiche sul condominio di via Castelvetrano 45/C a Mazara del Vallo hanno portato ad un appartamento e ad un garage. Gli investigatori stanno adesso passando al vaglio tutti gli oggetti e i documenti all’interno per capire se si tratta a tutti gli effetti di un nuovo covo. Una chiave, trovata nell’auto di MMD, aveva già aperto il cancello alle prime ore dell’alba. Una volta dentro i poliziotti del servizio centrale operativo e i carabinieri del Ros hanno provato anche le altre, alla ricerca del covo.

Si cercando altri indizi chiave che possano far luce sulla sua latitanza. Sono ancora parecchi gli interrogativi a cui rispondere dopo la sua cattura che ha svelato come il boss abbia passato almeno buona parte degli ultimi trent’anni a casa: tra Castelvetrano, Campobello di Mazara, perfino Palermo e Mazara del Vallo, dove aveva subito la prima operazione immediatamente dopo la scoperta del tumore al colon, nel novembre del 2020.

Lui di altri covi aveva anche fatto cenno durante un interrogatorio: “Qualora li avessi, non lo direi mai”, aveva affermato parlando con il procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia. Ma non ha detto altro, né lui, né i suoi fiancheggiatori. Al condominio di Mazara del Vallo si è arrivati soltanto incrociando i tabulati e le immagini delle telecamere che hanno ripreso l’Alfa Romeo Giulietta, da lui chiamata “Margot” nei pizzini trovati dagli investigatori nel covo di Campobello. Con quell’auto era andato in quella palazzina con la vivandiera, Lorena Lancieri, anche lei arrestata per avere favorito la sua latitanza, e condannata in primo grado, per concorso esterno in associazione mafiosa a 13 anni e 4 mesi lo scorso gennaio.

Dall’arresto del boss – morto 8 mesi dopo, il 25 settembre del 2023 – gli investigatori sono alla ricerca del suo archivio segreto. “Tanto non lo troverete mai”, aveva detto lui agli inquirenti. Le indagini coordinate anche dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Pierangelo Padova, Gianluca De Leo e Bruno Brucoli, continuano. E le perquisizioni di oggi nel complesso residenziale di Mazara del Vallo potrebbero portare ad una svolta. L’ex primula rossa di Castelvetrano nei mesi precedenti al suo arresto, il 16 gennaio del 2023, era stato lì.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Aiutò la latitanza del fratello gestendo la “cassa” e le comunicazioni: Rosalia Messina Denaro condannata a 14 anni

next
Articolo Successivo

Omicidio Siani, il pm Itri: “Il clan Nuvoletta aveva ottenuto l’autorizzazione di Totò Riina” – l’intervista

next