Prima i cori razzisti e discriminatori contro i calciatori francesi di origine africane, poi le scuse. “Mi sono lasciato trasportare dall’euforia dei festeggiamenti“. Scoppia il caso Enzo Fernandez: il centrocampista dell’Argentina è stato protagonista in negativo di alcuni commenti razzisti – durante una diretta sui social per i festeggiamenti post vittoria della Copa America contro la Colombia per 1-0 – contro i calciatori di nazionalità francese di provenenienza africana. Un comportamento che è stato aspramente criticato dai suoi compagni di squadra al Chelsea (quali Wesley Fofana, Axel Disasi, Benoît Badiashile, Malo Gusto, Lesley Ugochukwu, Christopher Nkunku) che hanno smesso di seguirlo su Instagram. Nel frattempo, la Fifa ha aperto un’inchiesta (in seguito alla richiesta del presidente della Federcalcio francese Philippe Diallo) dopo “essere venuta a conoscenza di un video circolato sui social media” condannando fermamente qualsiasi forma di discriminazione da parte di chiunque.

La rabbia del compagno Fofana
“Il calcio nel 2024: razzismo senza freni“: queste le parole di Wesley Fofana contro il suo compagno ai Blues Fernandez. Il centrocampista e alcuni suoi compagni di nazionale hanno cantato ripetutamente una canzone che risale alla finale del Mondiale 2022, quando l’Albiceleste sconfisse proprio la nazionale francese: “Giocano per la Francia, ma i loro genitori sono dell’Angola. La loro madre è del Camerun, mentre il loro padre è della Nigeria. Ma il loro passaporto dice francese”. Parole offensive cantante a squarciagola sul pullman dei festeggiamenti che non sono passate inosservate.

Le scuse di Enzo Fernandez
Il centrocampista argentino si è voluto scusare su Instagram per i cori offensivi e discriminatori: “Le mie scuse più sincere per un video postato sul mio account Instagram durante le celebrazioni per la vittoria della Coppa America. Il coro conteneva della frasi altamente offensive e non ci sono assolutamente scusanti per questo. Sono contrario a ogni forma di discriminazione e mi scuso per essermi lasciato trasportare dall’euforia dei festeggiamenti. Quel video, quel momento, quelle parole, non rispecchiano il mio carattere o i miei valori. Sono profondamente dispiaciuto”.

Il Chelsea contro il razzismo
Non si è fatto attendere il comunicato del Chelsea, club in cui gioca Enzo Fernandez, che ha apprezzato le scuse del suo giocatore ma ha aperto una procedura disciplinare interna: “Il Chelsea Football Club trova le forme di comportamento discriminatorio del tutto inaccettabili. Siamo orgogliosi di essere un club diversificato e inclusivo dove persone di tutte le culture, comunità e identità si sentono benvenuti. Riconosciamo e apprezziamo le scuse pubbliche del nostro giocatore e useremo questa come opportunità per educare. Il Club ha messo in moto una procedura disciplinare interna“.

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