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L’Iran respinge le accuse di un sospetto complotto per assassinare Donald Trump: “Sono affermazioni infondate”

Accuse “maligne”. L’Iran respinge le rivelazioni della Cnn di un piano di Teheran per assassinare Donald Trump. Per la missione iraniana all’Onu si tratta di “affermazioni con obiettivi e intenzioni politiche ostili“. L’emittente statunitense riferiva che il Secret Service Usa ha intensificato le misure di sicurezza attorno a Trump dopo aver ricevuto informazioni su un […]

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Accuse “maligne”. L’Iran respinge le rivelazioni della Cnn di un piano di Teheran per assassinare Donald Trump. Per la missione iraniana all’Onu si tratta di “affermazioni con obiettivi e intenzioni politiche ostili“. L’emittente statunitense riferiva che il Secret Service Usa ha intensificato le misure di sicurezza attorno a Trump dopo aver ricevuto informazioni su un complotto iraniano per uccidere l’ex presidente nuovamente in corsa per la Casa Bianca. La Repubblica Islamica, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, “respinge con forza qualsiasi coinvolgimento nel recente attacco armato contro Trump” durante il comizio in Pennsylvania. Sono “accuse infondate”, viene ribadito.

Per l’Iran, hanno aggiunto dalla missione iraniana all’Onu, Trump è un “criminale” per aver dato l’ordine di uccidere nel 2020 Qassem Soleimani, il generale a capo della Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione eliminato con un raid di un drone Usa in Iraq. “Trump deve essere processato e condannato in tribunale per aver ordinato l’uccisione del generale Soleimani”, sottolineano: “L’Iran ha scelto il percorso legale per portarlo davanti alla giustizia”.

Intanto Donald Trump prosegue la sua campagna elettorale ed è stato accolto da applausi scroscianti anche nel secondo giorno della convention repubblicana di Milwaukee. Trump è stato preceduto di pochi minuti dal senatore dell’Ohio J. D. Vance, suo candidato alla vicepresidenza scelto da poco. Poco prima del suo ingresso i delegati avevano ballato “YMCA” dei Village People mentre si vedeva un montaggio video di Trump che ballava durante i suoi comizi. Sul maxi schermo del Fiser Forum, dopo la comparsa del tycoon, è stato poi proiettato un video con le cadute e gli inciampi del presidente Joe Biden, insieme ai suoi “fallimenti” sull'”invasione” dei migranti illegali e sulla sicurezza ai confini, tema della seconda giornata della kermesse.

Come il giorno precedente, il tycoon è entrato con una benda sull’orecchio, la medicazione per la ferita riportata durante l’attentato al comizio. Uno dei delegati tra la folla aveva un pezzo di carta bianca piegato sull’orecchio, un apparente tributo alla fasciatura indossata da Trump. Circondato dalla sicurezza, il tycoon si è diretto verso il palco, chiudendo il pugno e applaudendo. Trump parlerà giovedì. Nella seconda giornata di convention Gop, l’ex presidente Usa è stato celebrato da quelli che erano suoi ex rivali nel partito, per dimostrazione unità in contrasto con le divisioni interne al partito democratico. A favore di Trump si sono espressi Nikki Haley, ex ambasciatrice Usa all’Onu che è statal’ultima sua sfidante alle primarie, e Ron DeSantis, governatore della Florida. Haley si è rivolta direttamente ai suoi sostenitori dal palco di Milwaukee: “Il mio messaggio per loro è semplice: Non dovete essere d’accordo con Trump al 100% per votarlo”, ha detto Haley, “Donald Trump ha il mio forte endorsement, punto”. Dopo di lei è stata la volta di DeSantis: “Donald Trump è stato demonizzato. È stato citato in giudizio. È stato perseguito. E ha quasi perso la vita”, ha detto, “non possiamo deluderlo. E non possiamo deludere l’America“.