Salute

“Le Olimpiadi di Parigi rischiano di diventare un focolaio di chikungunya, Zika, dengue, virus del Nilo e Usutu”: lo studio

A favorire la diffusione, la presenza di milioni di persone e di temperature oltre 28° C, secondo un recente studio condotto nel dipartimento dell’Île-de-France, dove si trova appunto Parigi

Secondo Santé Publique France, ai Giochi Olimpici ci sarebbero le condizioni ideali per la trasmissione di malattie portate dalla zanzara tigre, tra cui in primis la dengue. A favorire la diffusione, la presenza di milioni di persone e di temperature oltre 28° C, secondo un recente studio condotto nel dipartimento dell’Île-de-France, dove si trova appunto […]

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Secondo Santé Publique France, ai Giochi Olimpici ci sarebbero le condizioni ideali per la trasmissione di malattie portate dalla zanzara tigre, tra cui in primis la dengue. A favorire la diffusione, la presenza di milioni di persone e di temperature oltre 28° C, secondo un recente studio condotto nel dipartimento dell’Île-de-France, dove si trova appunto Parigi. Le Olimpiadi sono ormai alle porte, e da venerdì 26 luglio a domenica 11 agosto attireranno nella capitale francese centinaia di migliaia di visitatori provenienti da oltre 200 Paesi diversi, alcuni dei quali con casi endemici di dengue. In tutto sono attese oltre 10 milioni di persone tra spettatori, turisti, atleti e addetti ai servizi, con una serie nutrita di rischi di vario tipo: naturali, ambientali, terroristici a livello di sicurezza e, non ultimo, sanitari, soprattutto per la possibile diffusione di malattie virali trasmesse dalla zanzara tigre (Aedes albopictus).

Dalla dengue alla Zika: 5 arbovirus in agguato
Già da mesi, le autorità francesi temono che ai Giochi olimpici scendano in campo anche le zanzare tigre, capaci di trasmettere ben 5 malattie caratterizzate da condizioni similinfluenzali debilitanti: la dengue, prima di tutto, ma anche chikungunya, Zika, virus del Nilo occidentale e il più raro Usutu. A preoccupare è stato certamente l’aumento dei casi francesi tra il 1° gennaio e il 19 aprile 2024 (1679 infezioni di dengue importata, cioè un numero 13 volte maggiore che nello stesso periodo del 2023), ma pure il primo caso autoctono nel sud del paese, registrato lo scorso 8 luglio. Tutto ciò si è aggiunto al focolaio più settentrionale finora mai registrato di dengue, verificatosi lo scorso settembre nell’Île de France e aree limitrofe. Così, in vista dell’evento sportivo di massa, gli studiosi si sono chiesti quanto fossero efficienti le zanzare tigre, ormai molto ben adattate nell’area parigina, e con quali conseguenze.

A maggio è stato dunque pubblicato su Eurosurveillance lo studio effettuato dall’Institut Pasteur, dall’Agenzia regionale per la disinsettazione e dal Centro nazionale di riferimento degli arbovirus, nel quale si è cercato di valutare la capacità della zanzara tigre di trasmettere cinque malattie virali. Ed è emerso che ne è capacissima. Come sintetizza l’Institut Pasteur, a 28 °C (temperatura certamente attesa nel periodo dei Giochi), il virus del West Nile ha bisogno di 3 giorni per essere ritrasmesso dalla zanzara; per il virus di chikungunya e il raro Usutu servono 3-7 giorni; per Dengue e Zika 14-21. in altre parole, lo studio ha calcolato quanto tempo passa tra il momento in cui la zanzara si infetta pungendo una persona positiva al virus e il momento in cui il microrganismo si trasmette fino alle ghiandole salivari dell’insetto, facendo sì che la puntura successiva sia infetta. Sulla base dei risultati dello studio, le autorità saranno in grado di intervenire nei tempi adeguati per le disinfestazioni. Già ora a Parigi sono monitorati centinaia di siti per la presenza della tigre, e in più la Francia può avvalersi dell’esperienza dei territori d’oltremare, dove gli arbovirus sono più diffusi. Inoltre qualunque cittadino francese compia un viaggio in zone endemiche è invitato a recarsi dal medico se presenta sintomi come febbre o inspiegabili indolenzimenti. Ma ci sono pure altri fattori in gioco.

I rischi sanitari
A preoccupare le autorità è soprattutto la dengue, in crescita in tutto il mondo: dai 5,2 milioni di casi globali nel 2016 siamo arrivati ai 7,6 milioni a metà 2024. Come le altre malattie virali trasmesse dalla tigre, la dengue può essere asintomatica nella maggior parte dei casi, e quindi passare inosservata. Così se un atleta o un turista vengono punti da una zanzara infetta, possono tornarsene a casa ignari, essere punti da altre tigri e facilitare la trasmissione anche al di fuori dell’area parigina. Ma perché le Olimpiadi parigine possano risultare davvero un evento superdiffusore occorre una combinazione di vari elementi, come sottolinea in un articolo la CNN: ci devono essere “abbastanza zanzare, abbastanza persone fragili e già infette, abbastanza tempo e abbastanza punture di zanzara”. Certo, tutte queste condizioni possono essere presenti insieme, ma anche altre volte tutto si è poi risolto per il meglio: la CNN ricorda timori simili che precedettero le Olimpiadi brasiliane del 2016, quella volta per un’epidemia di Zika. In ogni caso, meglio attrezzarsi con repellenti e abiti adeguati. Secondo uno studio del 2022, agli occhi dei fastidiosi insetti passano inosservati i vestiti di colore bianco, verde, blu o viola; sarebbero invece da evitarsi rosso, arancio, ciano e nero.