Scontro concitato a In Onda (La7) tra la giornalista Rula Jebreal e il presidente della Fondazione Tatarella Francesco Giubilei sull’attentato a Donald Trump. Jebreal spiega che, secondo le ultime rivelazioni dei servizi segreti americani, la principale minaccia negli Usa è interna ed è rappresentata da “uomini armati di estrema destra”.
Giubilei, nel corso dell’intervento della scrittrice, ridacchia, fa smorfie, gesticola e, arrivato il suo turno, accusa la sua interlocutrice: “Ho sentito il mini-comizio della Jebreal che non ha espresso una parola per condannare l’attentato nei confronti di Trump. Ha attaccato la destra, ha detto che c’è il pericolo dell’estrema destra, poi ha detto che sono stati i repubblicani a sparare. Continuare a fare come fa la Jebreal, che dice che è colpa della destra e poi sparano a Trump, è proprio un capovolgimento della realtà”.
E rivolgendosi alla scrittrice, chiede: “Io le dico che è stato sbagliato l’attacco al marito della Pelosi, ma lei è d’accordo che è stato sbagliato fare un attentato a Trump?”.
“Non accetto prediche da chi normalizza la violenza – risponde Jebreal – Io faccio la giornalista, non so che lavoro faccia lei e non me ne può fregare di meno“.
“Mi risponda – urla Giubilei – non butti la palla in tribuna. Lei condanna l’attentato a Trump, si è no? Mi deve dare una risposta. Parla solo lei, fa i suoi comizi e dice tutte le stupidaggini che vuole”.
Jebreal chiede ai conduttori di consentirle di parlare (“Chiudetegli la bocca”), cosa impossibile a causa della sarabanda chiassosa in studio .
Poi replica: “Io condanno tutta la violenza da qualsiasi parte avvenga, da destra, da sinistra, da Putin, da Israele, da Hamas, da qualsiasi parte. La mia posizione è sempre stata chiara: pro diritti umani, pro democrazia, ma soprattutto pro legalità, a differenza di tanti di destra che fanno vittimismo quando subiscono minacce, ma poi, quando candidano Luca Traini (ex candidato marchigiano della Lega che a Macerata sparò contro alcuni nordafricani, ndr) allora fanno finta di niente e danno la colpa agli altri. Quindi non prendo prediche da chi usa la violenza politica come arma contro gli altri”.
E conclude: “La normalizzazione della violenza negli Stati Uniti, quella che ha portato Trump sulla scena politica, è un dato di fatto: lei dovrebbe condannare questa roba qui che è tossica e che veramente sta portando l’America verso la guerra civile. Si vergogni”.
La7 - 17 Luglio 2024
Lite Giubilei-Jebreal a La7. “Lei non ha condannato l’attentato a Trump”. “Non accetto prediche da chi normalizza la violenza politica”
La Playlist La7
Scontro concitato a In Onda (La7) tra la giornalista Rula Jebreal e il presidente della Fondazione Tatarella Francesco Giubilei sull’attentato a Donald Trump. Jebreal spiega che, secondo le ultime rivelazioni dei servizi segreti americani, la principale minaccia negli Usa è interna ed è rappresentata da “uomini armati di estrema destra”.
Giubilei, nel corso dell’intervento della scrittrice, ridacchia, fa smorfie, gesticola e, arrivato il suo turno, accusa la sua interlocutrice: “Ho sentito il mini-comizio della Jebreal che non ha espresso una parola per condannare l’attentato nei confronti di Trump. Ha attaccato la destra, ha detto che c’è il pericolo dell’estrema destra, poi ha detto che sono stati i repubblicani a sparare. Continuare a fare come fa la Jebreal, che dice che è colpa della destra e poi sparano a Trump, è proprio un capovolgimento della realtà”.
E rivolgendosi alla scrittrice, chiede: “Io le dico che è stato sbagliato l’attacco al marito della Pelosi, ma lei è d’accordo che è stato sbagliato fare un attentato a Trump?”.
“Non accetto prediche da chi normalizza la violenza – risponde Jebreal – Io faccio la giornalista, non so che lavoro faccia lei e non me ne può fregare di meno“.
“Mi risponda – urla Giubilei – non butti la palla in tribuna. Lei condanna l’attentato a Trump, si è no? Mi deve dare una risposta. Parla solo lei, fa i suoi comizi e dice tutte le stupidaggini che vuole”.
Jebreal chiede ai conduttori di consentirle di parlare (“Chiudetegli la bocca”), cosa impossibile a causa della sarabanda chiassosa in studio .
Poi replica: “Io condanno tutta la violenza da qualsiasi parte avvenga, da destra, da sinistra, da Putin, da Israele, da Hamas, da qualsiasi parte. La mia posizione è sempre stata chiara: pro diritti umani, pro democrazia, ma soprattutto pro legalità, a differenza di tanti di destra che fanno vittimismo quando subiscono minacce, ma poi, quando candidano Luca Traini (ex candidato marchigiano della Lega che a Macerata sparò contro alcuni nordafricani, ndr) allora fanno finta di niente e danno la colpa agli altri. Quindi non prendo prediche da chi usa la violenza politica come arma contro gli altri”.
E conclude: “La normalizzazione della violenza negli Stati Uniti, quella che ha portato Trump sulla scena politica, è un dato di fatto: lei dovrebbe condannare questa roba qui che è tossica e che veramente sta portando l’America verso la guerra civile. Si vergogni”.
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Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Per invertire la china del declino americano Trump cambierà la declinazione dell’America First: altro che isolazionismo, avrà un rinnovato protagonismo sullo scenario internazionale che farà bene a tutto l’Occidente”. Così Stefania Craxi, presidente della commissione Esteri e Difesa del Senato, commenta con Bee Magazine, giornale online del gruppo The Skill, il discorso di insediamento del secondo mandato di Donald Trump.
A preoccuparla “l’inconsistenza europea, la dilagante corrente di pensiero per cui dovremmo coltivare il rapporto atlantico a seconda delle Amministrazioni. Un approccio sbagliato, che può danneggiare l’Europa. Servono più pragmatismo e molta meno retorica e ideologia”.
Quanto ai dazi "l’Italia non ha nulla da temere, anche in passato Trump ha già dimostrato un’attenzione speciale per il nostro Paese. Ci sono le condizioni per soluzioni win-win. Piuttosto, penso che l’Unione e gli Stati membri dovrebbero porre a loro volta il tema del riequilibrio della bilancia commerciale a realtà come la Cina. Trump farà uno sforzo per far cessare i conflitti principali ma la vera sfida è creare le basi per un nuovo ordine internazionale”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La premier Meloni deve venire urgentemente" in Aula "a riferire" sulla vicenda che ha coinvolto Njeem Osama Elmasry, noto come Almasri. Lo hanno chiesto tutte le opposizioni (AVS, Pd, Più Europa, Italia viva, M5S e Azione) alla Camera, prima delle comunicazioni alla Camera del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'invio delle armi all'Ucraina.
Dortmund, 22 gen. (Adnkronos) - Il Borussia Dortmund e Nuri Sahin si separano. Il club tedesco "ha esonerato il suo allenatore dopo la deludente sconfitta per 1-2 in Champions League martedì sera in casa del Bologna". Lars Ricken, amministratore delegato sportivo del BVB, ha sottolineato: “Apprezziamo molto Nuri Sahin e il suo lavoro, volevamo una lunga collaborazione e speravamo fino alla fine di raggiungere insieme una svolta. Dopo quattro sconfitte di fila, dovute a una sola vittoria nelle ultime nove partite e poiché attualmente siamo decimi nella classifica della Bundesliga, purtroppo abbiamo perso la fiducia nella possibilità di raggiungere i nostri obiettivi sportivi nell'attuale stagione. Questa decisione mi fa male anche a livello personale, ma non era più evitabile dopo la partita di Bologna”.
“Purtroppo in questo momento non siamo riusciti a rendere giustizia alle ambizioni sportive del Borussia Dortmund in questa stagione. Auguro il meglio a questo club speciale”, afferma Nuri Sahin. Il Borussia Dortmund informerà tempestivamente chi andrà in panchina sabato prossimo nella Bundesliga contro l'SV Werder Bremen.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Un rinvio a giudizio non vuol dire nulla. Aspettiamo che la giustizia si esprima. L’ho detto per nemici storici politici, continuo a dirlo a tutti, uno è innocente sino al terzo grado di giudizio. Lo dico anche per Daniela Santanchè”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai microfoni di 'Agorà' su Raitre.
Messina, 22 gen. (Adnkronos) - C'è attesa a Messina per l'arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico e nelll'ambito della cerimonia gli sarà conferito dalla rettrice Giovanna Spatari, il Dottorato honoris causa in “Scienze delle pubbliche amministrazioni”. Dopo l’intervento della rettrice, interverrà il rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Domenico Quartarone, a cui farà seguito l'intervento della rappresentante degli studenti, Chiara Furlan. Nel corso del conferimento del Dottorato honoris causa, la “laudatio” sarà affidata al presidente emerito della Corte Costituzionale, il prof. Gaetano Silvestri, mentre la motivazione del conferimento sarà enunciata dalla professoressa Daniela Novarese, ordinaria di Storia delle Istituzioni politiche. Successivamente, il presidente Mattarella terrà la sua “lectio doctoralis”. L’inaugurazione dell’Anno Accademico è stata inserita in un programma articolato, intitolato “Messina Europa, 1955-2025”. La presenza del Capo dello Stato – afferma la rettrice Giovanna Spatari "è anche lo spunto per un momento di approfondimento, confronto e riflessione, all’interno di una tre giorni iniziata lo scorso 20 gennaio".
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Le recenti decisioni della Consulta sull’Autonomia, quella dell’altro ieri e ancor di più la precedente sull’impianto generale della norma, sono innanzitutto una vittoria del buonsenso. Certamente è utile al Governo che non si svolga un referendum che avrebbe spaccato in due l’Italia e che —al Sud come al Nord— avrebbe rischiato di diventare una vera e propria valanga per il centrodestra. Sono contento che la Consulta, con autorevolezza e competenza, abbia riportato la discussione sui giusti binari". Lo dice il presidente della Regione Calabria e vicesegretario di Forza Italia, Roberto Occhiuto, in un'intervista al 'Corriere della Sera'.
"L’attuazione di una parte della Costituzione, cambiata dal centrosinistra 24 anni fa, forse meritava più prudenza e approfondimento. Il fatto che il ddl Calderoli sia stato approvato alla Camera di notte e di fretta -aggiunge l'esponente azzurro- l’ha reso ancora più divisivo di quanto in realtà non fosse. Adesso le giuste osservazioni della Corte rappresentano la traccia con la quale lavorare in Parlamento per rendere operativo, in modo equilibrato, il Titolo V della nostra Carta. Il problema sarà trovare le risorse. Nel frattempo, sia chiaro, nessuna corsa alle intese tra Stato e Regioni".
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - La maggioranza ha disertato ancora una volta la commissione di Vigilanza, che era stata convocata stamane dalla presidente Barbara Floridia per procedere al voto sulla presidente in pectore Simona Agnes. E' dunque mancato ancora una volta il numero legale per l'elezione. A quanto apprende l'Adnkronos, erano presenti Stefano Graziano e Ouidad Bakkali per il Pd, Dolores Bevilacqua per il M5S e Maria Elena Boschi per Italia Viva.