Febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo: sono i sintomi della malattia causata dal virus Oropouche di origine amazzonica. I primi casi in Europa, “da importazione”, sono stati registrati in Italia in persone rientrate dal Brasile e da Cuba. Dopo quello confermato in Veneto, a giugno, ora in Lombardia il virus è stato diagnosticato ad altri due viaggiatori. In tutta Italia i casi salgono così a quattro, contando anche un cinquantenne seguito all’ospedale di Forlì. A mettere a punto il test in grado di diagnosticare l’infezione è stata l’équipe dell’Unità di Bioemergenze dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, diretta da Maria Rita Gismondo.
La malattia infettiva è trasmissibile all’uomo con le punture di moscerini o di zanzare. Il principale artropode vettore Culicoides paraensis è attualmente presente solo in Sud e Centro America e non in Europa. Questo non elimina la possibilità di un arrivo del patogeno anche in Italia, all’interno di una valigia o un container, come ricorda La Repubblica. Ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.
“L’importanza di queste diagnosi effettuate in Italia – ha dichiarato Gismondo – è essenziale per monitorare la diffusione del virus. Attualmente la diagnosi è appannaggio dei centri di riferimento per le arbovirosi, come il nostro, e si basa principalmente su tecniche molecolari home-made. Di fronte alla diffusione di virus, anche se non ci sono rischi nel nostro Paese, è sempre importante non sottovalutare i sintomi e i dati epidemiologici e rivolgersi ai laboratori di riferimento”.