Politica

Candiani (Lega): “Attacco di von der Leyen contro Orban? Fuori luogo, doveva apprezzare l’intento di cercare le condizioni di pace”

L’attacco di von der Leyen contro Orban è stato fuori luogo. Magari Orban avrebbe dovuto gestire la situazione in maniera più diplomatica, ma suo scopo di cercare le condizioni di pace e di intesa tra Russia e Ucraina avrebbe potuto essere uno spunto da tenere in considerazione e da apprezzare. Ma dall’altra parte c’è invece una pura chiusura proprio per questioni ideologiche facendo un cordone sanitario contro Orban, come dicono i sinistri in Europa. Attenzione, qualcuno vuole veramente portarci la guerra in casa“. Così ai microfoni di Radio Radicale il deputato della Lega Stefano Candiani stigmatizza le parole di Ursula von der Leyen che ha criticato nel suo discorso a Strasburgo la visita del premier ungherese Orbán a Mosca, senza tuttavia nominarlo esplicitamente.

Altrettanto duro è il commento di Candiani sulla rielezione della politica tedesca alla guida della Commissione Europea, anche grazie ai voti di Forza Italia: “Mi auguro che abbiano fatto bene i conti perché questo significa essere al governo coi Socialisti e coi Verdi che di danni all’economia italiana in questi anni ne hanno fatti parecchi. Sto parlando del Green Deal per l’ambiente e tutto il resto. Ora chi si è assunto la responsabilità di governare coi Verdi e coi Socialisti dovrà fare il suo lavoro tenendoli a bada, quindi la sua responsabilità se le prenda davanti agli elettori”.

E al giornalista Lanfranco Palazzolo che gli chiede se l’Italia possa ambire a un ruolo di prestigio nella Commissione Europa, il leghista risponde quasi stizzito: “Viene da sorridere rispetto a questo tipo di considerazioni perché se qualcuno pensasse veramente di poter costruire un governo europeo serio senza una presenza politicamente pesante dell’Italia, paese tra i sei fondatori della Ue, vorrebbe dire che ha una visione dell’Europa veramente fuori dai tempi. L’Europa – conclude – è molto più debole rispetto agli elettori che hanno votato le elezioni europee qualche settimana fa. Hanno usato un meccanismo molto italiano: perdono le elezioni ma poi restano in qualche modo facendo pateracchi e accordi sottobanco. Se qualcuno piace questa cosa, a noi non piace”.