Giustizia & Impunità

Elogiò il “fisico spettacolare” dell’assassino: la pm di Rovereto rischia il trasferimento. Ma i colleghi e gli avvocati si schierano con lei

Le sue parole, pubblicate ad agosto 2023 dal giornale La Verità, avevano sollevato un putiferio: “Aveva una puntualità nel fare la firma che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo. Era anche collaborativo, una persona assolutamente corretta. Fisicamente è spettacolare, doveva andare a fare le Olimpiadi”, diceva Viviana Del […]

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Le sue parole, pubblicate ad agosto 2023 dal giornale La Verità, avevano sollevato un putiferio: “Aveva una puntualità nel fare la firma che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo. Era anche collaborativo, una persona assolutamente corretta. Fisicamente è spettacolare, doveva andare a fare le Olimpiadi”, diceva Viviana Del Tedesco, allora procuratrice reggente di Rovereto (Trento) a proposito di Chukwuka Nweke, 37enne di origini nigeriane che pochi giorni prima aveva aggredito e ucciso la pensionata Iris Setti. Fidandosi del cronista e non immaginando di essere registrata, la pm si era lasciata andare spiegandogli in modo molto colloquiale – e un po’ spericolato – perché non avesse chiesto misure cautelari nei confronti di Nweke: “Questa non era una posizione né pericolosa… adesso tutti dicono… ma lo si vedeva al parco che si allenava… e poi io non lo so cosa sia successo”. Dopo l’uscita dell’articolo, le consigliere laiche del Csm Isabella Bertolini e Claudia Eccher, elette rispettivamente in quota FdI e Lega, avevano chiesto l’apertura di una pratica di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale a carico della magistrata a causa del “risalto mediatico” delle sue dichiarazioni. Quella pratica è stata istruita a lungo dalla Prima Commissione, che per due volte ha chiesto di archiviarla per insussistenza dei presupposti dettati dalla legge, cioè l'”impossibilità di svolgere le funzioni con piena imparzialità e indipendenza”. Ma per due volte il plenum (l’organo al completo) l’ha rimandata indietro con i voti della maggioranza di centrodestra, sostenendo la necessità di ulteriori approfondimenti. Così, a quasi un anno dai fatti, sulla toga resta sospesa la minaccia di uno spostamento forzato da Rovereto. Nei giorni scorsi, però, in suo supporto si sono schierati all’unisono i colleghi magistrati e gli avvocati della città trentina, con due lettere inviate al Consiglio superiore in cui sottolineano la “trasparenza” e l'”integrità morale” di Del Tedesco, nonché l'”incondizionata stima” di cui gode nell’ambiente giudiziario locale.

Lo scorso 4 luglio a palazzo Bachelet è arrivata la presa di posizione delle toghe, firmata da tutti e otto i giudici del Tribunale (Michele Cuccaro, Fabrizio De Angelis, Mariateresa Dieni, Riccardo Dies, Monica Izzo, Consuelo Pasquali, Giulia Paoli, Fabio Peloso e Luca Perilli) e dal sostituto procuratore Fabrizio De Angelis, unico altro pm in servizio a Rovereto (il posto di capo della Procura è vacante). “Quale contributo alla valutazione del Csm, desideriamo rappresentare come la collega Del Tedesco goda presso di noi della incondizionata stima personale e professionale”, esordisce il documento, rivolto a tutti i consiglieri. “Da quando è giunta presso la locale Procura, la collega ha dimostrato forte e davvero non comune dedizione al lavoro, evidenziando profondo senso del dovere, associato a capacità, autonomia e indipendenza. La collega ha sempre lavorato, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, in una prospettiva di piena collaborazione e proficuo spirito dialettico con tutti noi, con il personale amministrativo e di polizia, nonché con il foro, anche nel periodo in cui ha esercitato le funzioni di procuratore”, scrivono giudici e pm roveretani. In particolare, sottolineano, nel periodo della sua reggenza la pm “è stata in grado di coniugare l’impegno e il lavoro come sostituto, che non ha minimamente ridotto, con le incombenze proprie del dirigente, mantenendo elevata l’efficienza dell’attività giudiziaria e assicurando una funzionale organizzazione dell’ufficio. Vogliamo infine segnalare”, conclude la lettera, “che, per quanto abbiamo constatato nell’ambito dell’attività giudiziaria quotidiana, anche dopo quanto accaduto nell’agosto del 2023, l’immagine della dott.ssa Del Tedesco non ha subito alcun offuscamento che ne abbia messo in dubbio l’imparzialità o l’indipendenza, sia presso di noi, che presso il foro, né si è registrato alcun turbamento. La collega ha continuato a svolgere il suo lavoro con serietà e dedizione, venendo, come in precedenza, apprezzata e rispettata”.

Un apprezzamento e un rispetto confermati, pochi giorni dopo, da un’altra lettera inviata al Csm, questa volta firmata da una quarantina di avvocati penalisti di Rovereto, cioè quasi tutti i professionisti attivi nel foro. Il testo ricalca i contenuti già esposti dai magistrati: “I sottofirmati avvocati”, si legge nella missiva datata 10 luglio, “hanno appreso da notizie di stampa locale, e da altre pubblicazioni disponibili, che sono stati sollevati dubbi di compatibilità ambientale nei confronti della dott. Viviana Del Tedesco, in servizio quale sostituto procuratore presso la locale Procura della Repubblica e già facente funzioni di procuratore sino a settembre 2023, in riferimento a fatti di cronaca avvenuti in Rovereto a luglio e agosto 2023. Gli scriventi ritengono doveroso precisare che la dott. Viviana Del Tedesco, anche
nel periodo di assunzione di tale responsabilità, come del resto dianzi, ha conferito all’Ufficio sicura efficienza, tempestività e produttività, palesando qualità, per vero emerse da subito, di trasparenza, integrità morale ed equilibrio nella ricerca della verità perseguita nel rispetto dei ruoli e nel rispetto della garanzia del contraddittorio, quindi con condotta improntata a imparzialità e indipendenza, tale da assicurare la piena compatibilità ambientale all’apprezzata prestazione del suo ministero. Tanto si impone per dovere di verità”. Le due testimonianze dovrebbero fare da pietra tombale all’ipotesi di trasferimento per incompatibilità, consentendo di arrivare finalmente all’archiviazione quando la pratica tornerà in plenum per la terza volta.