Beauty e Benessere

Gambe gonfie? Su TikTok spopola il “dry brushing”, ma gli esperti avvertono: “Solo un effetto di esfoliazione”. Ecco di che si tratta

Su TikTok spopola la moda di massaggiare il corpo con una spazzola per i benefici che ne derivano. Ma il professor Roberto Pola è più cauto: "Non esistono evidenze scientifiche"

di Beatrice Manca
Gambe gonfie? Su TikTok spopola il “dry brushing”, ma gli esperti avvertono: “Solo un effetto di esfoliazione”. Ecco di che si tratta

Bella l’estate, ma il caldo può mettere a dura prova il nostro benessere. A soffrirne di più, spesso, sono le nostre gambe, che in questa stagione sono spesso gonfie e pesanti. A trovare il rimedio miracoloso, ancora una volta, è TikTok: molti beauty creator consigliano di iniziare la giornata con un’energica spazzolata sul corpo per ‘svegliare’ la circolazione. Parliamo del Dry Brushing, tecnica ayurvedica che prevede di massaggiare il corpo con una spazzola fatta di setole in fibre naturali.

I benefici? Sicuramente l’esfoliazione della pelle, che aiuta a liberarsi di cellule morte e impurità. Secondo molti influencer stimola il sistema linfatico e migliora la circolazione. Su quest’ultimo punto, però, i medici sono estremamente cauti: non esiste letteratura scientifica in grado di confermare tale effetto. “Evidenze scientifiche in tal senso non ce ne sono”, spiega al Fattoquotidiano.it il professor Roberto Pola, direttore UOSD Percorso Trombosi del Policlinico Universitario Agostino Gemelli e direttore del Master di Angiologia della Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma. “La circolazione delle gambe è molto più profonda, più importante dei piccoli capillari che possiamo raggiungere con una spazzolata superficiale”. Tutto inutile, quindi? “Più che altro ha un effetto di esfoliazione dell’epidermide, quindi può rigenerarla e tenerla più pulita, ma effetti benefici chi soffre di insufficienza venosa, di gambe gonfie di linfedema o di lipedema o ancor di più di trombosi o tromboflebiti, no”.

Più efficaci, in tal senso sono i linfodrenaggi o i massaggi drenanti: “Sono procedure che effettivamente consigliamo in situazioni di insufficienza venosa diagnosticata. Parliamo quindi di persone con vene varicose o con caviglie che tendono a gonfiarsi, con capillari… Si tratta appunto di procedure che cercano di premere in maniera più profonda i muscoli in primo luogo, perché poi il ritorno venoso del sangue dalle gambe al cuore avviene attraverso la pompa muscolare. ‘Spremendo’ i muscoli e non semplicemente esfoliando la pelle, quindi, possiamo migliorare questo fenomeno”.

Come evitare le gambe gonfie in aereo
Premesso che ogni situazione anomala va indagata col proprio medico, in questa stagione è facile sperimentare gonfiore e pesantezza alle gambe. Ci sono però piccole strategie che possiamo mettere in atto anche nella vita di tutti i giorni, spiega il professor Pola, perfino quando siamo seduti alla scrivania in ufficio. “La cosa più importante è tenere le gambe in movimento, anche stando seduti o in piedi. Contrarre il muscolo del polpaccio ‘spreme’ le vene e permette al sangue di non ristagnare”.

Un accorgimento particolarmente utile soprattutto in tempi di viaggi: “Immaginiamo per esempio il classico lungo volo in economy: all’atterraggio non ci entrano più le scarpe perché il sangue, se non contraiamo i muscoli e non camminiamo, tende a ristagnare alle estremità. L’esercizio più semplice che si possa fare è flettere ed estendere il piede, ruotare le caviglie e contrarre il polpaccio”. Un movimento che si può fare anche alla scrivania stessa a casa sul divano guardando la televisione.

I benefici della passeggiata sul bagnasciuga
Se avete la fortuna di essere in una località di mare, di lago, o avete una piscina a disposizione, sappiate che l’acqua è vostra alleata: “I bagni in acqua fredda sicuramente favoriscono la circolazione, ma anche semplicemente camminare lungo sul bagnasciuga, o dove c’è la risacca, aiuta”. La classica passeggiata con l’acqua alle caviglie, quindi, è un ottimo rimedio.

Chi invece andrà in vacanza in una spa può provare il percorso cardiovascolare, disegnato per camminare nell’acqua bassa a temperature diverse: “Lo possiamo consigliare a persone che hanno questo problema di stasi venosa o di insufficienza venosa. Perché in effetti l’alternanza del caldo del freddo può essere benefica sulla tonicità delle vene, che diventano più turgide”, conclude il professor Pola.

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